La storia

lunedì 26 Giugno, 2023

L’ultimo regalo di Franco, trentino di 27 anni, che donando gli organi ha salvato cinque persone

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L'incidente stradale, il ricovero e la decisione. A Villalagarina la testimonianza di Graziella Gerosa, mamma del giovane che ha perso la vita

Franco, trentino, 27 anni, coinvolto in un incidente stradale e trasportato in gravi condizioni al neurochirurgico di Verona, viene operato d’urgenza alla testa. Durante i suoi 13 giorni di ricovero in terapia intensiva, gli amici chiedono continuamente di lui alla madre. Uno di loro, sentendosi rispondere che secondo i sanitari, purtroppo, Franco non ce la farà, le domanda a bruciapelo cosa intende fare degli organi del figlio. La mamma, colta di sorpresa perché in preda alla disperazione non ci aveva pensato, racconta all’amico che, effettivamente, parlandone con Franco lui le aveva detto che avrebbe voluto donarli. Questo ricordo, riaffiorato all’improvviso grazie alla domanda dell’amico, la induce a rispondere di sì ai medici che, nell’avvertirla della morte imminente del figlio, le chiedono se sia favorevole all’espianto degli organi di cui altre persone hanno bisogno per continuare a vivere e recuperare un’esistenza migliore.

«Sia fatta la volontà di Franco», esclama lei nel dare immediatamente l’assenso. I trapianti resi tempestivamente possibili ridanno letteralmente la vita a cinque persone. A condividere in pubblico questa storia l’altra sera a Villalagarina, è stata Graziella Gerosa, mamma di Franco, durante la serata di sensibilizzazione alla donazione degli organi promossa dal Comune e da Aido Vallagarina a Palazzo Libera. Oltre a Graziella ha reso testimonianza dell’immenso valore della donazione degli organi anche un’altra madre, Raffaella Pinter, di Ala, privata solo sei mesi fa della figlia ventiduenne da un incidente stradale accaduto nel vicentino la notte del primo gennaio (l’auto guidata da un’amica, salvatasi, si era schiantata contro un albero). Quattro anni prima Valentina – così si chiamava la ragazza – le aveva rivelato di aver voluto mettere per iscritto, con il rinnovo della carta di identità, la propria scelta di donare gli organi se le fosse successo qualcosa. Ad arricchire l’incontro – una cinquantina i presenti – sono state sia le informazioni per immagini che Aido Vallagarina ha proiettato per dimostrare come e perché la donazione degli organi e i trapianti sono oggi non solo molto più possibili di ieri ma sempre più richiesti, tenuto conto che migliaia sono per persone in attesa, sia le voci del Coro Anin diretto da Fabrizio Trenti. La formazione giovanile ha eseguito alcuni apprezzati canti del proprio repertorio sacro, popolare e di montagna profondamente in sintonia con il tema, come Mani di luna di Marco Maiero, Fiori de Cristal di Antonia Dalpiaz e Roberto Gianotti, brani moderni in inglese, del Sudafrica, e un’Ave Maria in francese.