La decisione
giovedì 14 Settembre, 2023
Lupi della Lessinia, il Consiglio di Stato dà il via libera agli abbattimenti
di Marika Damaggio e Benedetta Centin
L'ordinanza era stata firmata lo scorso luglio e ritenuta legittima dal Tar. Intanto a Bolzano il medesimo provvedimento è stato bloccato

Dopo un primo stop, ora il via libera. Il Consiglio di Stato ha ritenuto legittima l’ordinanza di abbattimento di due lupi della Lessinia, e dopo una sospensiva in via cautelare – in seguito al ricorso delle associazioni animaliste – la Provincia di Trento potrà dare esecuzione alla decisione firmata dal presidente Maurizio Fugatti fino al nuovo pronunciamento del Tar, atteso il 28 settembre.
La vicenda
Con il placet dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, lo scorso luglio ha firmato il primo decreto in Italia che dà il via libera all’abbattimento di due lupi. Gli esemplari fanno parte di un branco che da mesi ha messo radici attorno a Malga Bordera, sui monti di Ala, mettendo a segno predazioni di 16 bovini e 2 asini. Sarà il Corpo forestale a procedere agli abbattimenti che, si legge nel provvedimento, ha «carattere sperimentale. È il primo caso di rimozione di lupi nel Paese finalizzato a mitigare impatti predatori sugli allevamenti». L’ordinanza riporta il parere di Ispra secondo cui l’uccisione di due lupi «non appare incidere significativamente sullo stato di conservazione della popolazione del Trentino Alto Adige».
La querelle giudiziaria
In seguito all’impugnativa delle associazioni animaliste, il Tar di Trento (a difendere la Provincia l’avvocata Marialuisa Cattoni) aveva considerato «legittima» l’ordinanza di abbattimento del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, ma il Consiglio di Stato, lo scorso venerdì, ha ribaltato la decisione del Tar sospendendo l’ordinanza fino all’udienza collegiale dello stesso Tar, fissata per oggi 14 settembre. A Roma, la decisione di Piazza Dante (in tutela della Provincia l’avvocato Giacomo Bernardi) è stata infine ritenuta legittima. Di fatto potrà essere data attuazione al provvedimento che dispone l’abbattimento.
Stop all’abbattimento a Bolzano
Il tema occupa anche l’Alto Adige. Per Palazzo Widmann il problema dei lupi segue le medesime vie legali. Il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher e l’assessore provinciale all’Agricoltura e alle foreste Arnold Schuler hanno preso atto della decisione del Tribunale amministrativo di sospendere l’abbattimento di due lupi in zona Selva dei Molini.
«La popolazione di lupi in rapida crescita in Alto Adige rappresenta un grave pericolo per gli animali da allevamento e quindi per la tradizionale agricoltura alpina e di montagna, motivo per cui la rimozione dei lupi è urgentemente necessaria.
L’Avvocatura della Provincia difenderanno davanti al Tribunale amministrativo di Bolzano la legittimità dell’autorizzazione al prelievo dei lupi», annunciano Kompatscher e Schuler.
Cattura di F36, nuovo ricorso
Dai lupi, agli orsi. Nel frattempo Enpa, Leidaa e Oipa impugnano davanti al TAR di Trento il nuovo decreto del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ordina la cattura di F36. «La crudeltà di Maurizio Fugatti non ha limiti. Visto che non è ancora riuscito ad ottenere il via libera all’uccisione di un orso, cerca di ottenere quello stesso risultato per via indiretta, privando un povero cucciolo del sostegno e del supporto della sua mamma, senza i quali è spacciato», spiegano Enpa, Leidaa e Oipa. «Quanto più il presidente della PAT intende continuare nella sua sconsiderata politica persecutoria contro orsi e lupi, tanto maggiore è la nostra determinazione nel contrastarla in tutte le sedi opportune».