il caso

venerdì 9 Febbraio, 2024

M90, Fugatti minacciato di morte: rafforzata la scorta. Sorveglianza speciale anche per Failoni

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Chiesti rinforzi per la manifestazione degli animalisti di domani, sabato 10 febbraio

Non solo maggiore protezione e vigilanza al governatore Maurizio Fugatti, già sotto scorta. «Sorvegliato speciale» da parte delle forze dell’ordine, dopo l’uccisione dell’orso M90, è anche l’assessore provinciale con delega ai grandi carnivori Roberto Failoni, anche lui nel mirino delle contestazioni da parte di animalisti e cittadini, alcuni dei quali arrivati a minacciare, anche di morte, il governatore e i suoi. Governatore che, tra l’altro, sta valutando se procedere nei confronti della giornalista Rai che ha annullato il servizio sul Comune di Trento, spiegando che non voleva dare visibilità a una «provincia guidata da un assassino». Il presidente ha incaricato i legali dell’Avvocatura provinciale di valutare se ci siano gli estremi per una querela «a titolo sia personale che in qualità di rappresentante della Provincia, per la grave lesione d’immagine», nei confronti appunto della giornalista Silvia Di Tocco. Verso la quale la Rai ha avviato un provvedimento disciplinare, mentre dalle associazioni animaliste ha raccolto solidarietà.
Corteo di sabato blindato
Misure di sicurezza ad hoc, intensificate, sono state predisposte anche per il corteo preavvisato in questura da StopCasteller per domani, e che a partire dalle 14 si snoderà da piazza Dante (che è anche punto di arrivo). Una manifestazione, così come annunciato, «per far sentire la rabbia per l’uccisione di Sonny (M90 ndr) e per le politiche di Fugatti e della sua Giunta», anche in vista dell’approvazione del «disegno di legge ammazza-orsi». Il corteo potrebbe coinvolgere oltre 200 persone visto che sono diverse le associazioni animaliste che hanno annunciato la loro presenza, nonostante il maltempo previsto. Anche la giornalista Di Tocco ha fatto sapere che ci sarà. E proprio in vista dell’iniziativa di domani la questura ha chiesto rinforzi al Ministero: forze di polizia, con reparti mobili, che potrebbero arrivare anche da fuori regione. Un corteo che sarà appunto ad alta sicurezza, guardato a vista, con un presidio di forze dell’ordine lungo tutto il percorso, concordato questo con la questura. Come fanno sapere anche gli organizzatori sui social, non saranno ammessi «slogan offensivi, discriminazioni e megafoni». Proprio le misure da mettere in campo — «per garantire la sicurezza di partecipanti e cittadini» e «per consentire una partecipazione pacifica, nel rispetto dei principi e dei valori che informano l’ordinamento» — sono state esaminate e predisposte ieri pomeriggio, nel corso della riunione del Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica. Seduti allo stesso tavolo il Commissariato di Governo, prefetto Filippo Santarelli e i vertici delle forze dell’ordine, oltre che di Provincia e Comune.
Minacce: denunce d’ufficio
Quanto ai leoni da tastiera che si sono scatenati dopo l’uccisione di M90, con minacce pesanti a Fugatti, non senza insulti rivolti al suo staff e segreteria, potrebbero incorrere in conseguenze penali. Sì perché mail e messaggi minatori e diffamatori sono stati prontamente memorizzati. Raccolti, saranno inoltrati in questura. Ad occuparsene sarà Digos e polizia postale. Verificata l’identità degli autori di post social e mail segnalate, per loro potrebbe scattare d’ufficio la denuncia per il reato di minaccia a un corpo politico, amministrativo. Quanto, ancora, alle misure di sicurezza il questore Maurizio Improta ha fatto sapere che «in via di urgenza sono stati predisposti servizi rafforzati di vigilanza in Provincia a tutela del presidente».
Animalisti, gli esposti
Le associazioni animaliste sono al lavoro con i propri avvocati per depositare degli esposti. Il primo a muoversi è stato il Partito Animalista Europeo con una denuncia querela, indirizzata alla Procura di Trento, che ipotizza i reati di uccisione di animali e istigazione a delinquere nei confronti di Fugatti e dei forestali che hanno ucciso M90, la cui carcassa è stata trasferita ieri nella sede di Trento dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie per gli esami del caso. Anche la Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’Ambiente ha annunciato un esposto denuncia contro il governatore Fugatti da inoltrare alla Procura. La presidente dell’associazione, onorevole Michela Brambilla, chiederà inoltre al ministero dell’Ambiente e al governo di impugnare, quando sarà approvato, il ddl della giunta trentina che autorizza l’uccisione di 8 orsi l’anno, perché «incostituzionale». Esposti, questi, che una volta approdati a Trento, porteranno la Procura ad aprire, come da prassi e come già successo, dei fascicolo conoscitivi, per verificare se vi siano eventuali profili da contestare.