Clima
sabato 22 Giugno, 2024
di Redazione
Ben 177 interventi in tutta la provincia, per un’ora di maltempo, seguendo una linea temporalesca che attraversa tutto il Trentino, tra forti raffiche di vento, frequenti fulminazioni e locali grandinate. È il bilancio del maltempo che ha colpito, nella serata di ieri, il territorio provinciale.
Le precipitazioni sono state molto irregolari, mediamente tra 15 e 30 mm, con valori massimi di 52 mm a Daone (Malga Bissina) e 42 mm al Passo Rolle. Le raffiche più intense sono invece state registrate a Torbole (34 m/s ovvero 120 km/h) e a Trento (24 m/s ovvero 85 km/h).
177 le chiamate ricevute dalla Centrale unica di emergenza per cedimenti, crolli, allagamenti e caduta di alberi o rami, ma nessun evento è risultato particolarmente grave.
Ecco altri dettagli.
Oggi il cielo è sereno e limpido, senza più la caligine sahariana dei giorni scorsi, e con temperature in leggera flessione. Le condizioni sono destinate però a diventare più instabili nelle prossime ore con il transito di una seconda perturbazione, che dalla Francia entrerà nel Mediterraneo e stazionerà per i prossimi giorni sulla Corsica.
Sul Trentino è previsto il graduale aumento di rovesci e temporali questo pomeriggio, ma soprattutto in serata e nella prossima notte, anche se meno intensi di quelli registrati ieri.
La giornata di domani, domenica 23, partirà perturbata con cielo nuvoloso e precipitazioni e andrà incontro ad un graduale miglioramento anche se parziale con nubi alternate a schiarite e qualche rovescio possibile anche al pomeriggio. Le temperature saranno in calo nei valori massimi e potremmo avere qualche raffica di föhn in valle.
Nei primi giorni della settimana soleggiato al mattino con qualche rovescio o temporale pomeridiano, specie in montagna, mentre condizioni più stabili e temperature in aumento sono previste da mercoledì.
Le precipitazioni che hanno interessato il Trentino nella notte tra il 20 e il 21 giugno hanno causato il superamento di alcune prime soglie di attenzione, ad esempio quelli del fiume Sarca, del torrente Noce e dell’Adige.
Da un punto di vista idrologico, il passaggio del fronte temporalesco in rapido movimento da sud ovest a nord est ha generato delle risposte rapide non solo per gli accumuli di precipitazione che si sono verificati ma anche per le condizioni iniziali dei bacini che risultano saturi per le precipitazioni delle scorse settimane e per le portate di base fluenti che sono elevate sia come effetto delle precipitazioni cadute le scorse settimane che per la fusione della neve.
La Centrale Unica di Emergenza (CUE) ha ricevuto 177 chiamate, così suddivise:
51 in Alta Valsugana;
3 negli Altipiani Cimbri;
7 nell’Alto Garda e Ledro;
12 nelle Giudicarie;
1 nell’area Paganella;
1 in Primiero;
8 nella Rotaliana;
51 nella Valle dell’Adige;
6 in Val di Fassa;
6 in Val di Fiemme;
1 in Val di Non;
22 in Vallagarina;
1 in Val di Cembra;
2 in Val di Sole;
5 in Valsugana e Tesino.
La Centrale dei Vigili del Fuoco ha gestito gli interventi con 5 operatori; dalle Giudicarie fino alla Valle di Fassa, prevalentemente Trentino meridionale.
Nessun evento di rilevante gravità è stato registrato e le chiamate sono riferite alle seguenti tipologie: cedimenti / crolli, smottamenti (6), caduta di rami o alberi (76), allagamenti (60), disconnessioni del manto stradale (19), altri servizi (12).
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