lavoro
giovedì 14 Novembre, 2024
di Leonardo Omezzolli
Timidi, sparuti passi avanti nella trattativa tra azienda e sindacati per giungere a un accordo tra le parti che eviti un taglio netto del personale della Marangoni Meccanica, circa 70 dipendenti in totale, che attendono di capire quale sarà il loro destino dopo l’annunciato stato di crisi aziendale che ha portato l’azienda ad avviare la procedura di concordato preventivo: dall’intenso e provante incontro di ieri pomeriggio è emersa una prima apertura aziendale a prendere in considerazione l’attivazione degli ammortizzatori sociali. Leggasi cassa integrazione speciale. Un’apertura alla presa in considerazione e non una decisione netta, soprattutto perché tra sindacati e ditta le visioni non collimano. Da parte dei primi vi è la necessità e l’urgenza di evitare ogni esubero possibile consentendo un periodo di cassa integrazione di almeno 12 mesi durante i quali si possa prevedere una naturale fuoriuscita dall’azienda che sia però, appunto, bastata sulla scelta personale del singolo lavoratore. In poche parole fare in modo che più dipendenti possibili si armino della propria forza decisionale per trovare un nuovo impiego durante i 12 mesi di cassa integrazione. L’azienda ha però già dichiarato che quei 12 mesi non sono accettabili e che vi è la necessità non discutibile di arrivare a una ristrutturazione aziendale, ossia a un ridimensionamento occupazionale. «L’incontro è stato intenso e la giornata è stata pesante – spiega uno dei sindacalisti presenti, Paolo Cagol – abbiamo interrotto l’incontro con l’azienda per portare le novità ai lavoratori. Una prima comunicazione che verrà approfondita già in assemblea martedì. Vogliamo tenere tutti i dipendenti aggiornati il più possibile. Siamo però soddisfatti – spiega Cagol – dell’apertura che l’azienda ha concesso nella trattativa alla valutazione degli ammortizzatori sociali. Per noi si intende – spiega il sindacalista – un periodo di 12 mesi durante i quali i dipendenti potranno uscire su base volontaria dall’azienda. Sappiamo che la ristrutturazione è per la Marangoni Meccanica un punto fermo che oggi ci è stato ribadito. Ci è anche stato detto che 12 mesi di cassa integrazione straordinaria non sono contemplabili, ma tutto questo sarà materia di confronto congiunto. Il dialogo è stato aperto e per noi era un punto fondamentale. L’obiettivo è la tutela occupazionale e con loro vogliamo tenere in dibattito e confronto il tema degli esuberi». Sindacati e azienda si troveranno il 25 novembre.
turismo
di Redazione
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