la STORIA

lunedì 6 Gennaio, 2025

Marco Patton, il barbiere maratoneta che ideò il Sentiero della Pace: completò l’E5 in soli dieci giorni

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Specializzato in iridologia, ora vive a Piné dove si dedica alla corsa nei boschi. Uno degli episodi che lo rese molto noto risale al 1996, quando fu multato per circa 2miliardi e 50milioni di lire, dall’Agenzia delle Entrate

Sono trascorsi, ormai, quasi quarant’anni da quando Marco Patton (noto come il barbiere-maratoneta della pace), percorse correndo il Sentiero E5, per parlare di un’Europa unita e per realizzare un movimento di popoli e culture diverse nel segno della Pace. Era il 1986 e il muro di Berlino non era ancora caduto.
Il tracciato del sentiero più conosciuto, parte dalle rive del Lago di Costanza e tocca quattro Stati. In Trentino, attraversa la valle di Cembra, l’Altopiano di Piné, la Valle dei Mocheni e arriva sul lago di Garda, nei pressi di Verona. Non è una passeggiata: è, invece, un lungo percorso che impegna fisico e psiche, coprendo oltre 600 chilometri. Per percorrerlo tutto occorre circa un mese, mentre Marco Patton lo ha attraversato di corsa in soli 10 giorni in un susseguirsi di saliscendi, quasi 26.000 metri di dislivello attivo.
L’E5, nasce in Francia ma la parte più percorsa è quella delle Alpi. È un sentiero molto conosciuto all’estero e sono molti gli stranieri che seguono le orme di loro illustri letterati, filosofi, storici, musicisti, compositori, pittori e poeti del passato.
Grazie a questo percorso, che attraversa anche il Trentino, è iniziato un contatto o, meglio, un gemellaggio con la Scuola di Alta formazione dell’Istituto Filosofico di Napoli. Le imprese di Patton e la sua filosofia di vita sono state spesso commentate e ricordate nei vari incontri e convegni letterari e filosofici: in particolare le imprese sportive dedicate a ricordare l’importanza della pace, della dignità delle persone e contro le diseguaglianze sociali. Nel seminario, che l’Istituto Italiano per gli studi filosofici ha tenuto per l’ottavo anno consecutivo nel mese di settembre alla biblioteca comunale di Baselga di Piné, la professoressa Esther Basile ha ricordato questa stretta amicizia che lega il sud al nord, nelle immagini e interviste contenute nel video «Sinfonia dei Paesaggi».
Ma non è il solo percorso che Patton, che oggi vive a Piné dove fa l’iridologo, altra sua grande passione, ha ideato per sensibilizzare politici, opinione pubblica e mass media sul tema dell’equità sociale e della pace. In occasione del Centenario della Grande Guerra è stato accompagnato in bicicletta dai grandi campioni del ciclismo trentino: ha camminato i 500 chilometri di pace, sul Sentiero della Pace da lui stesso ideato. Da solo o con amici ha percorso i 650 chilometri che intercorrono fra Trento e Roma diverse volte. Uno degli episodi che lo rese molto noto risale al 1996, quando fu multato per circa 2miliardi e 50milioni di lire, dall’Agenzia delle Entrate. Una sua semplice mancata trascrizione nel registro delle ricevute fiscali per merci acquistate, stava per distruggere la sua onorabilità e, soprattutto, la sua vita. Per sollecitare una norma che contenesse più equità fiscale organizzò, con l’Associazione Artigiani, una camminata a piedi da Trento a Roma per consegnare all’allora presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, una petizione. Era allora insegnante della scuola professionale per parrucchieri di Trento, artigiano barbiere e consigliere comunale di Trento e la sua impresa ebbe un grosso rilievo sui mass-media italiani e anche europei, ma soprattutto contribuì a risolvere una forte ingiustizia che aveva colpito molti artigiani. Nel 2015 raggiunse Papa Francesco nella barberia sotto le colonne di San Pietro, per ridare la dignità ai senza tetto. E nel 2021 ripeté la stessa distanza per incontrare i parlamentari trentini e consegnare loro la petizione per sensibilizzare maggiormente i politici e l’opinione pubblica sull’equità sociale e per ricordare che «la pace è un cammino difficile e deve essere percorso tutti i giorni».
Marco Patton aveva la sua attività di barbiere, fino al pensionamento, prima nella piazzetta di fronte la Cassa di Risparmio di Trento in via Galilei e poi in via Dietro Le mura. «Questa felice ubicazione – ricorda – mi ha fatto incontrare molte persone che ricoprivano anche ruoli importanti e con le quali ho potuto intavolare discorsi di un certo spessore. Negli anni ’80 fu il vice-presidente della Provincia Walter Micheli che mi suggerì di realizzare il Sentiero della Pace che collega lo Stelvio alla Marmolada, seguendo i sentieri della Prima guerra mondiale. Anche la mia attività di consigliere comunale a Trento ha contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica e molti politici. Ora mi occupo di iridologia e vivo sull’altopiano di Piné, che mi permette di continuare a percorrere, in un ambiente piacevole e sereno, sentieri e passeggiate che invitano al relax e alla meditazione».