La Giostra
martedì 15 Ottobre, 2024
di Maddalena Rosatti
Spaghetti, penne, pennette, maccheroni, tagliatelle, farfalle, conchiglie e chi più ne ha più ne metta. Formati di pasta in Italia ne abbiamo a bizzeffe ma nessuno soddisfa pienamente i gusti di Margherita, una ragazzina genovese di 9 anni. La pasta le piace e la mangia spesso! Forse Margherita, abitando a Genova, è un’amante della pasta al pesto oppure le piace di più quella al ragù, alla carbonara, o semplicemente al pomodoro. Certo è che non fa parte dei fan della pasta in bianco; a lei piace che il condimento si senta bene… e i suoi spaghetti probabilmente non erano abbastanza carichi di sugo o forse, quel sugo colava troppo fuori da entrambi i buchi delle sue pennette. Fatto sta che durante il pranzo di una giornata d’estate le è venuta un’idea; un nuovo tipo di pasta capace di trattenere più sugo possibile. Margherita ha creduto molto nella sua idea… e non solo nell’idea! Ha creduto anche che una persona adulta e probabilmente piuttosto impegnata come l’amministratore delegato di una grande azienda avrebbe potuto davvero ascoltarla! E ha fatto bene! Tante volte si può pensare che persone particolarmente «potenti» o importanti non avranno mai tempo e voglia di ascoltare le nostre parole e quindi non tentiamo neanche di esprimerle.
Invece Margherita ha preso carta e penna e con l’aiuto della mamma ha scritto: «Salve Gianluca Di Tondo, ceo della Barilla, sono Margherita, ho nove anni e mezzo e mangio sempre la vostra pasta. Proprio oggi pensavo di crearne un nuovo tipo: i tappi. Sarebbe proprio una forma di tappo di pennarello dove il sugo rimane all’interno. Se vi piace, potete idearla.
Due mesi dopo ha ricevuto un’inaspettata risposta: «Cara Margherita, mi scuso molto per il ritardo con cui ti rispondo, ma purtroppo in questo periodo sono stato molto in viaggio per lavoro. Ti ringrazio tantissimo per la bellissima idea che mi hai mandato, inventare nuovi formati di pasta non è facile e sono sicuro che i tuoi tappi sarebbero davvero buonissimi. Ho passato la sfida ai miei colleghi che si occupano proprio di ideare nuovi formati e mi hanno detto che ci lavoreranno anche se non sarà facile». Qualche settimana più tardi una sorpresa ancora più inaspettata: una scatola di pasta a forma di tappo accompagnata da un biglietto: «Come ti avevo promesso – scriveva Di Tondo nella lettera di accompagnamento – abbiamo lavorato sulla tua bellissima idea dei tappi e siamo riusciti a produrre una prima versione nel nostro impianto pilota utilizzando la tecnologia 3D. Ci potrebbe volere un po’ di tempo per riuscire a produrli su larga scala ma nel frattempo volevamo farli avere a te!» scrisse Di Tondo. Chissà che nel futuro non troveremo al supermercato i nuovi tappi. Per intanto potete prendere esempio da Margherita; non è detto che sarete così fortunati da ricevere una risposta come questa ma crederci e provarci è importante!
Nella storia ci sono stati molti bambini che hanno scritto anche a grandi personaggi per suggerire qualcosa. Pensate che già nel 1860 una bambina di 11 anni scrisse ad Abramo Lincoln dicendogli che secondo lei avrebbe guadagnato più voti se si fosse fatto crescere la barba. Lui rispose alla lettera ma senza fare le promesse. Tuttavia si fece crescere la barba e tutte le foto del 16esimo Presidente degli Stati Uniti lo ritraggono con la barba!
Gli esempi sarebbero molti! Uno più recente? Nel 2017 Aron, di 10 anni, appassionato di auto Tesla scrisse all’amministratore Elon Musk suggerendo di fare uno spot pubblicitario usando video e contenuti creati dai fan. Musk rimase colpito dall’idea e ne parlò su Twitter e anche se alla fine uno spot completamente basato sui video dei fan non fu realizzato, Aron venne lodato da molti appassionati e sostenitori di Tesla e la sua storia dimostra che anche un bambino può essere ascoltato da persone molto influenti. E se il prossimo a ricevere una risposta inaspettata fosse proprio qualcuno di voi?