Elezioni 2023

martedì 5 Settembre, 2023

Marini e i 5 stelle: «Corriamo soli, Valduga inopportuno»

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Il Movimento lancia la candidatura a presidente del consigliere provinciale Alex Marini: «No all’inceneritore»

Il Movimento 5 stelle lancia la candidatura di Alex Marini alla presidenza della Provincia. Sanità («stop alla privatizzazione), ambiente («no all’inceneritore e al consumo di suolo») e lotta alla criminalità organizzata («si istituisca un osservatorio»): queste alcune delle priorità fissate per la prossima legislatura. «Correremo da soli. Il centrosinistra è un miscuglio inaccettabile. Inopportuna la candidatura di Valduga», ha detto ieri, in conferenza stampa, il pentastellato.
Alle elezioni provinciali del 2018 — a distanza di pochi mesi dall’exploit nazionale (oltre il 32%) — il M5s totalizzò il 7,2% delle preferenze, conquistando due seggi. Mentre alle ultime politiche è sceso al 5%. «Ora vogliamo confermare i due consiglieri e puntare al terzo. I sondaggi ci danno al 7% — ha detto Marini, consigliere provinciale uscente — Alleanze? Dopo il voto siamo disponibili a discutere sui temi. In vista delle elezioni non c’erano le condizioni per stringere alleanze, né con la destra né con la sinistra».
Nei mesi scorsi era stato ventilato un possibile accordo con il Partito democratico, soprattutto dopo l’elezione di Elly Schlein come segretaria dei dem. «A marzo abbiamo proposto 6 punti, ma non è mai stato avviato un dialogo — ha ricostruito il pentastellato — Il Pd non si è fatto vedere e Valduga ci ha definiti populisti. Noi ci abbiamo provato».
Le 6 priorità erano state sintetizzate in poche righe. La prima, la sanità: «Arrestare la privatizzazione. Risorse extra alla sanità pubblica, almeno per un incremento graduale e costante di 100 milioni di euro all’anno per un quinquennio». La seconda, l’ambiente: «No all’inceneritore in Trentino, sì al potenziamento con risorse dei sistemi di raccolta differenziata». «Su questi temi, nel centrosinistra, Italia Viva e Azione hanno delle posizioni opposte rispetto a Sinistra italiana e Verdi. In questa legge elettorale c’è la necessità di creare coalizioni e mettere insieme un miscuglio inaccettabile. E poi — ha aggiunto — il centrosinistra ha un candidato presidente con due procedimenti di fronte alla Corte dei conti: prima di candidarsi, le persone dovrebbero fare delle valutazioni di opportunità». Per questo Marini ha liquidato come «inopportuna» la candidatura del sindaco di Rovereto Francesco Valduga.
Scartato a priori qualsiasi ragionamento con Onda, il movimento civico fondato dall’ex pentastellato Filippo Degasperi, a cui non ha risparmiato una stilettata. «Degasperi — ha affermato — sembra il Di Maio di noialtri: si è costruito un partito solo per essere rieletto. Tali livelli di bassezza umana non permettono un confronto politico».
Per presentare la sua candidatura Marini ha voluto mettere in luce il lavoro svolto in questi cinque anni in consiglio provinciale. Un’attività sintetizzata in quattro cifre: 12 disegni di legge presentati come primo firmatario, «il secondo consigliere più prolifico»; 824 interrogazioni come primo firmatario, «il primo consigliere più prolifico»; 210 proposte di ordine del giorno, «di cui 101 approvate su un totale generale di 603 proposte nel corso della legislatura»; 33 proposte di risoluzione presentate come primo firmatario, «di cui 20 approvate». «Al di là del numero dei disegni di legge — ha detto il consigliere provinciale — va sottolineato come le proposte del M5s non si sono limitate ad articolare singole modifiche di bandiera ma a promuovere delle riforme organiche su leggi di sistema». Fra le proposte l’istituzione dell’osservatorio per il contrasto della criminalità organizzata. «Non è un caso che sia stato bocciato: dove ci sono governi di destra aumenta la corruzione», ha detto.
Ieri quindi il M5s ha dato il via alla campagna elettorale. La lista sarà presentata sabato. Fra i candidati ci saranno Maurizio Dal Bianco, consigliere di Levico Terme, Michele Setti, consigliere della circoscrizione di Marco di Rovereto, Andrea Matteotti, ex consigliere di Riva del Garda, Alessandro Dalbosco, consigliere circoscrizionale di Rovereto, Carmen Martini, candidata sindaco di Trento alle ultime amministrative, Paolo Minotto, Giulio Angelini e Rudi Tranquillini, tutti e tre già candidati alle ultime elezioni politiche.