Castelnuovo

sabato 5 Ottobre, 2024

Marito e moglie, coppia campione di tiro: vinto l’oro nazionale per tre anni di fila

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La loro disciplina permette solo l’utilizzo di fucili di precisione. Lei è stata la prima donna del Trentino a praticare questo sport

Precision Rifle, disciplina di tiro a lunga distanza, e medaglie: i Manca di Castelnuovo sono una coppia «d’oro». Allenamenti e sacrifici condivisi. C’è affiatamento, complicità sul campo di gara come nella vita. «Con il Precision Rifle dedichiamo del tempo a noi. I nostri figli crescono con il valore dello sport», raccontano i coniugi. Manuel Manca e la moglie Sabrina Baldessarini sono campioni d’Italia. Lo scorso weekend a Badia di Susinana si è disputata la finale della «Italian Precision Rifle association (Itpra) Centerfire 2024» e i due coniugi valsuganotti hanno sbancato il podio con due ori nelle rispettive categorie: Manuel nella Open (categoria libera, senza limitazioni di arma) e Sabrina nella categoria Open Ladies. Una coppia esplosiva che centra il terzo trionfo nazionale ed entra nella storia del Trentino. Sabrina, trentasettenne di Ospedaletto, mamma di due bambini, lavoratrice presso un’azienda del territorio è la prima donna trentina a praticare il Precision Rifle, campionessa d’Italia per il terzo anno consecutivo. Non è da meno il marito Manuel, trentaquattrenne di Borgo, papà premuroso e marito attento che si è laureato campione d’Italia nella categoria Limited nel 2022 e nel 2023, e oggi ha conquistato il primo gradino nel podio in una categoria nuova. Una passione la loro, nata in famiglia e che li spinge a una crescita continua.
«Quattro anni fa Manuel mi ha spinta a provare questo sport: ho visto che mi veniva piuttosto bene», ride Sabrina. «È iniziata per gioco e poi sono arrivati i risultati». Una soddisfazione all’altezza di tanti sacrifici che libera anche questo sport dal pregiudizio che lo vorrebbe solo praticato da uomini. «Stiamo superando il pregiudizio, ma la strada è ancora lunga. In Italia le donne che sparano con un grosso calibro sono sette. E spariamo anche meglio dei maschi», sottolinea Sabrina. È giusto che donne e uomini competano in due categorie diverse: la prestanza fisica dell’uomo non è pari alla nostra». Il Precision Rifle è una disciplina sportiva di tiro a lunga distanza con arma lunga, prevede una serie di stages che includono dagli otto ai dodici bersagli metallici, messi a distanza da 50 a 1200 metri, da ingaggiare in rapida sequenza. Al tiratore è richiesta prestazione fisica e grande elasticità mentale. Ci sono regole, difficoltà diverse e limiti di tempo prestabiliti. Manuel ha iniziato nel 2017 con le competizioni a lunga distanza, poi nel 2021 si è avvicinato al Precision Rifle. «Sono cresciuto con la passione per l’attività venatoria, dove l’arma lunga fa da padrone. Sono rimasto coinvolto nelle discipline di tiro a lunga distanza quasi per caso, con bei risultati», spiega Manuel. «Ho vinto tutto, quest’anno ho cambiato categoria. Volevo ricominciare da zero. Determinazione, concentrazione e un po’ di fortuna sono stati decisivi a Badia di Susinana. È stata una trasferta esaltante: ha vinto mia moglie e i nostri amici valsuganotti Mirko Lenzi nella categoria Factory e Dimitri Tomaselli nella Semiautomatica».
Successi e soddisfazioni che alimentano il desiderio di contribuire allo sviluppo di questa disciplina, giovane ma in espansione. Un percorso che inizia ad appassionare tanti trentini nonostante l’assenza di strutture pubbliche in cui allenarsi. «Ci piacerebbe poter contribuire a diffondere questa disciplina in crescita», continua Manuel. «In Trentino c’è reticenza. Non esistono campi di tiro a lunga distanza, eppure gli spazi ci sarebbero. Enti e Provincia in un certo senso non ci supportano e questo è un peccato». La coppia di coniugi, residente a Castelnuovo, per allenarsi è costretta a spostarsi fuori dalla Regione. «Ci alleniamo a Imola e per noi è un grosso limite. Non potremmo mai competere con gli americani, non perché non abbiamo le capacità ma perché in Trentino non c’è un posto per noi. Ci sono i Tsn, sono poligoni nazionali, ma sono strutture inadatte. Le armi alimentano un pregiudizio, ma per noi le armi sono mezzi sportivi. La nostra pratica insegna il rispetto e la disciplina. Non alimenta la violenza», sottolinea Manuel. La moglie aggiunge: «Anche come genitori è complicato gestire gli spostamenti e i costi di questo sport. Nel 2022 abbiamo partecipato al Campionato del mondo con la squadra nazionale, d’allora abbiamo calato i ritmi di allenamento e le trasferte fuori Italia. Seppur amiamo questo sport, la priorità rimangono i figli». Per il futuro, la coppia di coniugi, sposata da nove anni, sogna di praticare il loro sport in Trentino. «Grazie agli sponsor riusciamo a sostenere l’attività. Sogniamo di poterci allenare “in casa” e di avere strutture dove poter insegnare questa disciplina anche ai giovani, contro ogni pregiudizio», concludono i Manca.