Turismo
lunedì 14 Novembre, 2022
di Redazione
«I danni rischiano di essere irreparabili. Non riguardano solo il territorio comunale di Rocca Pietore, dove sono in pericolo tante attività economiche e decine di posti di lavoro, ma l’intera area della ski area di cui la Marmolada è parte fondamentale e integrante». È l’appello che Marmolada srl, la società che gestisce gli impianti funiviari della ‘Regina delle Dolomiti’, e il comune bellunese di Rocca Pietore lanciano al consorzio Dolomiti Superski affinchè «intraprenda ogni azione utile per consentire l’apertura della stagione invernale sul massiccio». Dal 3 luglio scorso infatti, quando l’improvviso distacco di un seracco di ghiaccio e roccia travolse e uccise 11 alpinisti, il ghiacciaio è zona rossa. Ordine del comune trentino di Canazei. «Stiamo attendendo le relazioni tecniche della Protezione civile – assicura il sindaco Giovanni Bernard -. Prima di tutto servono rassicurazioni sulla sicurezza». Ma gli impiantisti premono.
«Malgrado il mutamento della situazione di fatto, determinato dall’importante diminuzione delle temperature sul ghiacciaio, l’ordinanza comunale emessa nel periodo estivo lo rende tuttora inaccessibile, impedendo alla società le ordinarie attività di manutenzione e preparazione necessarie all’apertura delle piste alla pratica dello sci, prevista per sabato 3 dicembre 2022», si legge nella nota di Marmolada srl.
L'inchiesta
di Tommaso Di Giannantonio
L'incidente a San Martino di Castrozza, il padovano di 7 anni è ancora ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il piccolo era sul mezzo in uso alla Polizia insieme all’amico del papà