La storia
domenica 20 Ottobre, 2024
di Ottilia Morandelli
Un rituale di benessere e purificazione attraverso il vapore e il calore: è l’Aufguss. Un cerimoniale spirituale, per «connettere tutti e cinque i sensi», come spiega Riccardo Marzi, vero e proprio «Aufgussmeister». Marzi, partendo dalla sua passione per la sauna, è diventato un maestro del rituale.
Marzi, come è diventato Aufgussmeister?
«Sono diventato Aufgussmeister nel 2012. Ho frequentato un corso a Bressanone in un centro specializzato, uno dei migliori d’Italia. Ero sempre stato un appassionato di sauna. Volevo diventare parte attiva dell’esperienza, quindi ho deciso di diventare un maestro del rituale».
In cosa consiste questo rituale?
«Il rituale nasce da una tradizione finlandese di gettare l’acqua sulle pietre del braciere. In questo modo si sprigiona il vapore, quello che nella antichità era considerato come un soffio vitale. Un’aria benefica. Poi il rituale si è specializzato in Germania inserendo anche il movimento di un asciugamano».
Qual è il suo compito?
«Il mio compito è quello di muovere il telo o l’asciugamano per distribuire il calore attorno alle persone che sono in sauna con me. Si crea una nube di vapore e di oli essenziali che fanno molto bene alla salute».
Questo è anche il suo lavoro?
«No, solo una passione, di lavoro faccio l’impiegato informatico a Mestre. Sono vicepresidente della associazione italiana Saune e Aufguss. Quest’anno festeggiamo dieci anni di attività a Mezzana in val di Sole. Oggi è l’ultima giornata di convegno».
Sono molte le persone interessante a questa pratica?
«Diciamo che al nord Italia la pratica è molto diffusa. In tutta Italia sono 5 le scuole che offrono una decina di corsi base. Parliamo di circa 200 nuovi maestri all’anno. Un mondo che comincia a essere ben conosciuto e in crescita».
Oltre che far bene alla salute ha un significato anche spirituale?
«Certamente, la sudorazione come pratica di purificazione fa parte di molte tradizioni antiche, come quella giapponese e finlandese. Si combina il desiderio delle persone di stare meglio, di prendersi cura del proprio corpo e anche della propria mente. Un benessere psicofisico totale, dall’espulsione delle tossine, alla salute cardiocircolatoria, fino alla respirazione di oli essenziali che fanno molto bene ai bronchi».
C’è più attenzione negli ultimi anni alla salute e al benessere?
«Sì, c’è questo nuovo trend di attenzione alla propria salute. Poi in sauna si può anche meditare. Con la pratica dell’Aufguss le persone si avvicinano a una riflessione più profonda, riescono a combattere il caldo della cabina immergendosi nel vento di vapore profumato».
Non si alza la temperatura con lo sventolio?
«No, anzi, cala leggermente. Ci si approccia alla sauna in maniera più ludica e divertente. Poi la sensazione è di maggior umidità, ma è più sopportabile il calore. Si può resistere senza fatica anche 15 minuti. Con questa pratica riesco a far intercettare sensazioni a tutti e cinque i sensi, sia i miei che quelli delle altre persone in cabina».
Parliamo della sua associazione. Quando è nata?
«Dieci anni fa. Sono il vicepresidente. Poi con la mia collega Marianna Cognola abbiamo aperto anche una scuola per formare altri maestri come noi. In questi giorni abbiamo organizzato un convegno a Mezzano per parlare della pratica e per incontrarci con gli altri maestri di tutta Italia, festeggiando insieme il traguardo. Ma anche un momento di riflessione per capire quali siano state le novità di questi anni. Come l’introduzione della musica durante la sauna. Quest’anno alla fiera in val di Sole infatti abbiamo portato la musica dal vivo in cabina, per una connessione completa con il proprio corpo. I cinque sensi si attivano fra l’odore degli oli essenziali, il calore e la musica, che rendono l’atmosfera immersiva e comunitaria».