gli appuntamenti
venerdì 2 Febbraio, 2024
di Jessica Pellegrino
Non solo maschere, divertimento e carnevale. Il finesettimana ormai alle porte si apre infatti su un ricco ventaglio di opportunità per gli amanti di spettacoli e cultura. Venerdì alle 21 prende il via la Stagione di Caccia 2024 del Portland di Trento. In scena c’è Camilla Fiorello, dottoranda di Ricerca nel Gruppo di Didattica della Fisica del Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell’Università degli Studi di Trento con “La mia storia di cadute e rinascite”. Lo spettacolo, di Arditodesìo per la regia di Maura Pettorruso, si sofferma su una storia biografica che accende i riflettori sulle difficoltà e le sfide affrontate, con tenacia ed entusiasmo per inseguire un sogno: quello di studiare fisica e diventare una fisica.
Sabato, dalle 20:45, al Teatro di Meano con Enrico Castellani e Valeria Raimondi che presentano il loro “Mulinobianco”. Una pièce in cui Ettore Castellani, Orlando Castellani, Valeria Raimondi, Enrico Castellani e Luca Scotton si interrogano sulla relazione che l’uomo ha instaurato con il pianeta che abita. Il tutto partendo da domande che solo i bambini sanno porre. E sono proprio due bambini i soli ad essere in scena. Due bambini che parlano ad una platea di adulti. Due bambini che raccontano il loro punto di vista sul futuro del mondo, che lanciano proclami e provocazioni. Vanno avanti e indietro nel tempo. Contrappongono la fine e l’inizio: un eden perduto e lontano, verso il quale nessuno vorrebbe tornare e un tramonto che spaventa, attrae e inghiotte.
Ci spostiamo nella Città della Quercia dove il Teatro Zandonai ospita, domenica alle 20:30, “Iliade. Il gioco degli dèi”. Sul palco Alessio Boni e Iaia Forte riprendono uno dei miti più antichi della poesia occidentale e la guerra di tutte le guerre: l’Iliade. In scena però non ci sono i capricciosi, vendicativi, e disumani dèi immortali. Questi ultimi infatti, da qualche tempo, sono diventati pallidi, immagini sbiadite dell’antico splendore. Hanno perso i loro poteri e non sanno spiegarsi né come né quando sia iniziato il loro tramonto. Non si incontrano da secoli, dai tempi di Elena, Achille, Ettore, Andromaca, Priamo, Ecuba, Agamennone, Patroclo, Odisseo e degli altri personaggi di cui si divertivano a muovere i fili del destino. Ecco però che un misterioso invito li riunisce tutti.
Spazio anche alla musica che, venerdì alle 18:30, dal Teatro Comunale di Pergine si diffonde grazie al progetto Fan Chaabi e la sua musica etnica mediterranea che esalta, come valore principe, la contaminazione, l’incontro fra popoli e culture diverse. Nenie, tarantelle, tammurriate, canti popolari di protesta e danze gitane dialogano e si mescolano nel coinvolgente viaggio che conduce a sentire il cuore del Mediterraneo – crocevia di civiltà e terra di migranti – passando per la penisola iberica, attraversando il sud Italia ed approdando nei Balcani.
Infine, non mancano le proposte per le famiglie. Al Teatro Parrocchiale di Olle, a Borgo Valsugana, sabato alle 16:30 Studio TA-DAA regala a grandi e piccini le emozioni di “Ouverture des saponettes!”. Michele Cafaggi è un direttore senza orchestra, un musicista senza strumenti, un cantante senza fiato… ma dai suoi strani strumenti nascono bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio e grappoli di bolle. Un concerto dunque anomalo, per pensieri fragili, per pensieri leggeri, per pensieri silenziosi. Come bolle di sapone.
Sempre sabato, ma alle 16, al Teatro Auditorium di Trento c’è “Il Gruffalò” nell’adattamento drammaturgico di Pino Costalunga e Manuel Renga… e quella che racconteranno è la storia di un topolino che, affamato, decide di attraversare il bosco frondoso e pieno di insidie per trovare la ghianda che tanto gli piace. Strada facendo incontra però tre brutti ceffi che lo vogliono mangiare: una volpe, una civetta e una biscia. Il furbo topolino è però scaltro di pensiero e sa bene come cavarsela: con l’aiuto della sua grande Fantasia trova una soluzione che nessuno si può immaginare, nemmeno lui, forse, un mostro terribile dal nome assai noto ai bambini: il Gruffalò.
Per la rassegna “La famiglia va a teatro” del Teatro San Marco di Trento il capoluogo trentino ospita anche “Asino a chi?”, la parodia di Teatroe di alcune delle più conosciute storie di Esopo. Due bambini si inventano un gioco: inventarsi delle storie con tre parole a caso. Proprio per caso queste parole sono dentro le storie di Esopo.
Molte le proposte in cartellone anche per domenica. Sul palco del Teatro di Mori, alle 20:45, c’è “Arlecchino muto per spavento”. StivalaccioTeatro propone in questo caso uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del ’700, riproposto – per la prima volta – in epoca moderna.
Bottega Buffa Circovacanti presenta “L’amore delle tre melarance” è invece il nuovo appuntamento con “Teatro a gonfie vele” che viene messo in scena, alle 16:30 all’Oratorio don Bosco di Riva del Garda. Chiudiamo spostandoci nella Città della Quercia. All’Auditorium Melotti il sipario si alza su “Yes Land” che esplora il progressivo adattamento del clown Giulio ad un ambiente, seppur conosciuto, impossibile da dominare. Emerge in scena un personaggio semplice e complesso al tempo stesso che trasforma tutto ciò che è ordinario in comico ed immaginifico e nel quale, obbligando il pubblico a fare i conti con il sentimento di inadeguatezza che ognuno ha provato almeno una volta nella vita, permette di immedesimarsi con facilità. In questo spettacolo il gesto, il movimento e l’interazione con il pubblico si rivelano sempre come esplorazione di sentimenti, permettendo al virtuosismo della tecnica di rimanere al servizio della storia.