Gli effetti del maltempo

martedì 7 Novembre, 2023

Massi sulla statale di Folgaria, si rischia un mese di chiusura. Nessun collegamento con Vicenza

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Il sindaco di Folgaria, Michael Rech dà un’indicazione di massima che è anche una speranza: «Contiamo di riaprire tutto entro il ponte dell’otto dicembre»

Un mese. Forse anche di più. In ogni caso, anche nella migliore delle ipotesi, la strada stata 350, la «Valdastico» resterà chiusa proprio sul confine tra Veneto e Trentino per almeno una ventina di giorni. E così, accanto ai tanti disagi che dovranno affrontare i cittadini della valle di Ledro, isolata sul lato che porta a Riva del Garda, tramite la galleria Dom, e di Torbole, che deve fare i conti con la chiusura della Gardesana orientale, c’è anche una grana grossa, grossissima, per i residenti degli Altipiani Cimbri, in particolare di comuni di Folgaria e di Lavarone. E non solo per loro: quel tratto di strada che è stato interrotto nella notte tra sabato e domenica da una frana è percorso ogni giorno da centinaia di mezzi, auto e camion, che fanno la spola tra i comuni dell’Alto Vicentino, in particolare dell’area di Schio e di Thiene e Trento: si tratta, infatti, del tratto più rapido, rispetto al percorso autostradale, (tramite A31, A4 e A22) e alla Valsugana. E c’è preoccupazione anche per quanto riguarda la stagione sciistica.

Il grosso degli utenti delle piste di sci degli altipiani, infatti, arrivano dalla provincia di Vicenza: sono le più vicine in assoluto per molte zone della pianura limitrofa. Ecco perché il sindaco di Folgaria, Michael Rech dà un’indicazione di massima che è anche una speranza: «Contiamo di riaprire tutto entro il ponte dell’otto dicembre». Ossia, per l’inizio canonico della stagione sciistica. Un mese, dunque. E durante quel mese in molti che percorrono abitudinariamente quel tratto di strada saranno costretti a deviazioni di diverse decine di chilometri. Causa del disagio, massi di notevoli dimensioni (si parla di diversi metri cubi di roccia) che sono finiti sui tre tornanti che seguono località Busatti, ultimo avamposto vicentino prima del confine. Solo il caso (e il fatto, soprattutto, che la frana sia avvenuta a notte fonda) hanno evitato il peggio.

La situazione della statale 350 è stata al centro, ieri, di un sopralluogo del servizio strade della Provincia. Interessato il presidente Maurizio Fugatti che ha sentito telefonicamente il sindaco Rech. Per il primo cittadino di Folgaria, «l’unica certezza è la chiusura della strada h24. L’area è stata transennata dai nostri vigili del fuoco. Quanto al cronoprogramma, solo nei prossimi giorni potremo essere più precisi». La frana è una delle tante eredità della forte ondata di maltempo che ha colpito il Trentino nelle ultime settimane e che ha visto proprio nella zona al confine del Vicentino, degli accumuli elevatissimi, l’equivalente di oltre un mese di pioggia concentrato nell’arco di pochi giorni. Nella conca a valle di Folgaria, tantissimi i rivoli che si sono formati a seguito delle piogge e che hanno contribuito ad aumentare il pericolo a livello idrogeologico. Il peggio sembra passato, ma anche questa settimana difficilmente sarà sereno in zona. Previste, infatti piogge e nevicate oltre i mille metri fino al termine della settimana. Il tutto mentre si dovranno svolgere le prime operazioni di messa in sicurezza delle strada. Insomma, il percorso rischia di essere impervio e non solo per la presenza di quintali e quintali di roccia sulla carreggiata.