Salute
giovedì 28 Novembre, 2024
di Redazione
Prima giornata oggi all’Università di Trento per i medici e le mediche in formazione specialistica. Si tratta della prima leva ad essere accolta nell’Ateneo trentino per il percorso attivato a partire dall’anno accademico in corso dalla Scuola di Medicina interateneo dell’Università di Trento e dell’Università di Verona. Sono 19 in totale: 4 per Neurologia, 8 per Radiodiagnostica, 7 per Anestesia e Rianimazione, Terapia intensiva e del dolore. Ben 9 di loro sono residenti in regione e di questi 8 sono residenti in Trentino. Gli altri provengono da Campania, Toscana, Sicilia, Veneto e Lazio. La loro esperienza professionale è cominciata già il primo novembre con la presa di servizio ufficiale e proseguirà per alcuni anni (4 per Neurologia e Radiodiagnostica, 5 per Anestesia) tra l’Ateneo e le strutture ospedaliere centrali e delle vallate trentine. Questa mattina però ha preso il via anche la parte accademica, con l’incontro con i vertici della Scuola e dell’Università. Un incontro a Palazzo Consolati, sede della Scuola di Medicina, che è servito per dare loro alcune informazioni generali sulle specializzazioni scelte e anche varie indicazioni pratiche sulla vita all’Università di Trento e in Trentino. A dare loro il benvenuto sono stati il presidente della Scuola di Medicina, Lorenzo Trevisiol e direttore del Centro interdipartimentale di Scienze mediche, Olivier Jousson, insieme ai referenti e coordinatori dei percorsi di specializzazione: i professori Giacomo Bellani per Anestesia, Rianimazione, Terapia intensiva e del dolore, Bruno Giometto per Neurologia e Carlo Cosimo Quattrocchi per Radiodiagnostica. A supportarli nella gestione della loro carriera in UniTrento con varie indicazioni pratiche è stata Cristina Gelmini, responsabile dello staff della Scuola e del Cismed. «Voi iniziate un percorso, ma anche noi docenti, professori, medici, lo stiamo iniziando con voi» ha commentato il presidente Lorenzo Trevisiol. «Abbiamo il dovere di formarvi al meglio, lo sappiamo bene. Ma anche di farvi partecipi della costruzione di un progetto, quello di Medicina e Chirurgia, che ci vede lavorare insieme, fianco a fianco. Siete i primi, siete ancora in pochi: questo ci aiuterà a mantenere lo spirito propositivo e quella spinta all’innovazione che
ha caratterizzato la nostra azione fin qui. Aiutateci con i vostri suggerimenti, anche nelle difficoltà iniziali che potranno esserci, e siate partecipi di questa esperienza personale e collettiva». In questo primo momento ufficiale di incontro con l’Università di Trento ha voluto essere presente anche il rettore Flavio Deflorian: «Vi porto il benvenuto del nostro Ateneo in questi primi passi che muovete a Trento e vi ringrazio di averci dato fiducia nella scelta del vostro percorso di specializzazione. Siamo all’inizio di un nuovo percorso nell’ambito del progetto di
sviluppo di Medicina e Chirurgia a Trento. Un progetto giovane carico dell’entusiasmo che circonda tutte le nuove iniziative. Ma che non manca di serietà, impegno e concretezza da parte nostra. E questo è frutto anche di un legame molto stretto con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, come avrete modo di testare in corsia molto presto».
La spedizione
di Redazione
Quattro ragazzi e due ragazze partiranno il 30 gennaio 2025 insieme al capo spedizione Matteo Della Bordella e a tre tutor. Il sogno è l’apertura di una nuova via su una parete tra le più affascinanti e sfidanti della Patagonia. La spedizione si concluderà il 2 marzo 2025