Il conflitto

domenica 27 Ottobre, 2024

Medioriente, Netanyahu: «Colpiremo chiunque ci faccia del male»

di

L'attacco israeliano contro l'Iran ha danneggiato le strutture di una base militare segreta a sud-est di Teheran

«Il regime iraniano deve capire una cosa semplice: colpiremo chiunque ci faccia del male». È un passaggio del discorso del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla cerimonia ufficiale di commemorazione dei soldati israeliani caduti in cui si è rivolto alla nazione. Gli attacchi di ieri sono arrivati dopo una campagna di mesi e «hanno tagliato i tentacoli alla piovra iraniana, di Hezbollah e Hamas». «Due giorni fa abbiamo tagliato la testa alla piovra, il regime iraniano», ha detto. Netanyahu, riporta il Time of Israel, ha ringraziato i vertici di Idf, Mossad e Iaf ma non il suo rivale politico, il ministro della Difesa Yoav Gallant. Ha anche ringraziato gli Stati Uniti per «lo stretto coordinamento e supporto», affermando che il ritorno di ostaggi vivi e morti è una «missione sacra».

Intorno all’una del mattino (ora italiana) di sabato Israele ha iniziato ad attaccare alcune basi militari in tre diverse province dell’Iran: Teheran, Ilam e Khuzestan (queste ultime due vicino al confine con l’Iraq). L’esercito israeliano ha detto di aver condotto «bombardamenti precisi su obiettivi militari in Iran», sostenendo di avere voluto rispondere a più di un anno di attacchi che l’Iran e i suoi alleati avevano compiuto contro Israele. Alcune esplosioni si sono sentite anche nella capitale Teheran.

L’attacco israeliano contro l’Iran ha danneggiato le strutture di una base militare segreta a sud-est di Teheran che in passato gli esperti hanno collegato al programma di armi nucleari iraniano un’altra base legata al suo programma di missili balistici. È quanto si evince dalle foto satellitari analizzate domenica dall’Associated Press. Alcuni degli edifici danneggiati si trovavano nella base militare iraniana di Parchin, dove l’Agenzia internazionale per l’energia atomica sospetta che l’Iran abbia condotto in passato test di alti esplosivi che potrebbero innescare un’arma nucleare. Gli altri danni erano visibili nella vicina base militare di Khojir, che secondo gli analisti nasconde un sistema di tunnel sotterranei e siti di produzione missilistica. L’esercito iraniano non ha riconosciuto danni né a Khojir né a Parchin.