ECONOMIA

martedì 14 Gennaio, 2025

Melinda, il fattore climatico «gela» il bilancio: previsto un calo delle vendite del 15% rispetto all’anno precedente

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Il Consorzio ha condiviso con i propri soci le stime del nuovo Bilancio di Previsione. Calo della produzione a causa delle temperature basse e dell'autunno piovoso

Melinda dovrebbe registrare dati di vendita in calo rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dal Bilancio di Previsione 2024/2025 presentato dal Consorzio agli amministratori delle 16 cooperative che lo compongono. Secondo le stime, il bilancio evidenzia una contrazione compresa tra il 10 e il 15% nel confronto con l’annata precedente. Il quadro generale del settore e lo scenario macroeconomico, in ogni caso, impongono prudenza.

A incidere sulle prospettive della campagna è in primo luogo il fattore climatico. L’ondata di freddo sperimentata nella scorsa primavera, infatti, ha influito in modo evidente sui calibri dei frutti e, in generale, sul livello qualitativo che risulta inferiore a quello dello scorso anno. Le temperature più basse, inoltre, hanno contribuito al calo della produzione. L’autunno piovoso ha inciso, infine, sulla fragilità dei frutti. In questo contesto, il Consorzio è al lavoro per migliorare ulteriormente la valorizzazione commerciale delle mele di alta qualità tuttora presenti, sebbene in quantitativi minori nel confronto con il periodo 2023/24.

Significativo è anche il nodo dei costi per i quali si conferma la tendenza generale all’aumento evidenziata negli ultimi anni. Il fenomeno interessa tutti i principali fattori produttivi – a cominciare dalle fonti energetiche – e il costo del lavoro lungo l’intera catena dal campo alla lavorazione. Da qui la necessità da parte del Consorzio di proseguire nel percorso già avviato di efficientamento energetico e di miglioramento dei processi produttivi attraverso la crescente automazione.

“Il fattore climatico, a causa dei suoi effetti su qualità e quantità della produzione, è la chiave di lettura cruciale per leggere le stime presentate oggi. Tuttavia è anche doveroso sottolineare che, nonostante le difficoltà, questo bilancio si colloca con grande impegno come uno dei risultati più positivi degli ultimi anni”, sottolinea il direttore generale di Melinda, Luca Zaglio. “Sul piano strategico emerge oggi sempre più chiaramente l’importanza di proseguire lungo la strada già tracciata. Le parole d’ordine devono essere internazionalizzazione ed efficientamento della produzione e dei processi anche attraverso il controllo di gestione e del consolidamento della sostenibilità dell’intera filiera”.

“L’esperienza della scorsa primavera costituisce un ulteriore monito sulla necessità di prevenire gli effetti del cambiamento climatico tutelando la nostra produzione: le azioni di difesa attiva, in questo senso, rappresentano la strategia principale per proteggere il raccolto e rappresentano priorità per il nostro comparto. Difesa attiva e acqua sono infatti temi che non possono più aspettare: dalla loro corretta gestione dipenderà il nostro futuro”, ha dichiarato Ernesto Seppi, presidente del Consorzio Melinda. “In uno scenario tuttora condizionato da costi crescenti lungo tutta la filiera e in particolare per noi agricoltori, guardiamo alla campagna in corso con inevitabile cautela ma anche con la consapevolezza di essere parte di un sistema forte e unito nel segno della cooperazione e del legame con il territorio”.