mercatini
venerdì 22 Novembre, 2024
di Gabriele Stanga e Pierluigi Faggion (foto)
Alla fine, dopo un novembre insolitamente caldo, è arrivata la neve anche in città. Con i primi fiocchi che sono scesi a un mese esatto di distanza dal solstizio d’inverno, ma soprattutto la sera prima dell’apertura dei mercatini di Natale, momento clou della stagione invernale trentina. Qualcuno potrebbe interpretarlo come un presagio di buon augurio per gli espositori, che fino al 6 gennaio animeranno il centro storico di Trento. Le casette quest’anno sono 74, 22 delle quali in piazza Mostra, di fronte al Castello del Buonconsiglio, e le restanti nella classica ubicazione di piazza Fiera. I Mercatini quest’anno sono arrivati alla loro trentesima edizione e ogni anno portano nel capoluogo migliaia di visitatori. «Abbiamo cercato di lavorare tanto sull’atmosfera – spiega il direttore dell’Apt di Trento Matteo Agnolin – Speriamo ci sia un bel pubblico. Già ora c’è un 5% in più sulle previsioni. I mercatini valgono 130 mila presenze turistiche in città e 800 mila visitatori. Quest’anno ne aspettiamo 40 mila in più». Con lui la vicesindaca Elisabetta Bozzarelli: «Trento torna ad essere città del Natale, siamo felici e in trepidante attesa per la grande accensione dell’albero (oggi alle 17 ndr)». Ma già in questa prima giornata, non si sono fatte attendere visite da tutta Italia. A cominciare da quella di Nicolò ed Elisa, genitori della piccola Eva: «Siamo arrivati ieri, amiamo la montagna e siamo qui per fare qualche trekking sui laghi e abbiamo trovato questa piacevole sorpresa», tappa obbligata quindi in piazza Mostra per gustare un tortel con vista sul castello. E in particolare in una delle quattro nuove casette stanziatesi nell’area, quella di Agritur Sandro. «Veniamo da Sporminore in Val di Non, dove abbiamo il nostro agriturismo da 25 anni – racconta il titolare Tiziano – Il nostro must è il tortel di patate, che presentiamo in varie versioni, legate al territorio. Poi abbiamo i nostri vini, produciamo uno spumante, pinot grigio e un Lagrein». Proprio a fianco un altro stand gastronomico, quello di Poke Monade, spostatosi quest’anno in piazza Mostra: «Per noi è la piazza più bella dei mercatini – spiega Cristian – grazie al castello che la rende molto suggestiva. Piazza Fiera forse è migliore in termini di afflusso turistico ma vedremo. Quest’anno la manifestazione dura 45 giorni ma abbiamo orari più lunghi. Penso sia meglio perchè si riesce a fare anche la cena». L’offerta principale si basa su una rivisitazione in chiave moderna delle poke hawaiane: usiamo polenta taragna o orzo al posto del riso, spezzatino, carne salada e salsiccia al posto di salmone e tonno». Cambiando tema ci si sposta al banchetto di Hesta, dove ad accogliere i turisti ci pensa Alessandro: «È il nostro primo anno ai mercatini, abbiamo prodotti artigianali fatti a mano che vengono da Caldaro. Puntiamo soprattutto su prodotti natalizi e tirolesi, tra cuscini a tema e presine». Fatti a mano anche gli addobbi proposti da Betty e Gianni: «Sono tutti realizzati in legno, dipinti da una bravissima artista, ci sono anche presepi, piatti, alberi di Natale». Da piazza Mostra a piazza Fiera, culla della manifestazione. Qui torna ormai 4 lo stand dell’attività Amarvi Gioielli, gestito da Alessio: «Ci trasferiamo qui ogni anno per il periodo natalizio. Io ho tanta clientela locale ma ci sono anche turisti tedeschi e veneti che erano già venuti l’anno scorso. Gli articoli che vendono di più sono quelli in ceramica e vetro. Poi utilizzo anche pietre di fiume». E dal veneto viene anche Matteo, più precisamente da Verona: «Siamo qui principalmente per fare una vacanzetta, poi ho comprato da mangiare e qualche prodotto in città, oggettini da regalare a Natale. Vengo spesso a Trento ma è la prima volta qui ai mercatini», spiega. Prima volta anche per Marco e Stefania, giovane coppia di Avellino: «Abbiamo visto che erano i primi mercatini ad paire, siamo arrivati stamattina, facciamo un bel giro prima a Madonna di Campiglio e poi qui. Peccato per le piste chiuse, che aprono domani ma torneremo», racconta Marco. «Qui abbiamo comprato candederli e speck», gli fa eco Stefania. Tra gli stand ruba l’occhio quello di Events in Motion, che vende manufatti portati dalla Svizzera: «Elefanti e cuori. I cuori erano in piazza Mostra per celebrare Trento Capitale europea del Volontariato, queste sono delle repliche. Gli elefanti fanno parte di un progetto che è nato nel 2007 per salvaguardare gli elefanti asiatici», rivela la titolare Claudia Uez. Dulcis in fundo l’azienda L’artigiana: «Facciamo ciabattine in lana cotta dal 1979 – afferma Fabio – Veniamo sempre volentieri qui a Trento, c’è tanta clientela e una bella atmosfera. Ci hanno telefonato clienti da Milano e Cremona per chiederci se fossero di nuovo qui per venire ad acquistare».
gli eventi
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Al Teatro Sociale in scena «Cose che so essere vere (Things I Know to Be True)» di Andrew Bovell: il primo allestimento italiano di questo toccante, divertente e coraggioso dramma