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mercoledì 25 Gennaio, 2023

Messina Denaro: parla un pentito «nessuna vittoria, la mafia non è finita»

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Indire una giornata nazionale per la lotta alla mafia per Luigi Bonaventura, ex mafioso e collaboratore di giustizia italiano dal 2006, sarebbe come festeggiare la liberazione dell'Italia dalle mafie. Ma non è così: esiste ancora

Dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro «si è parlato facilmente di vittoria, forse anche in buonafede. Ma io non posso sentire che questa è una vittoria, perché passa il messaggio che il tempo della mafia sia finito». Lo racconta Luigi Bonaventura, reggente della cosca ‘ndranghetista dei Vrenna-Bonaventura, che comandava su tutta la zona del Crotonese e che oggi è un collaboratore di giustizia. «L’idea di fare la giornata nazionale – quella dell’arresto di Messina Denaro – come quella del 25 aprile, la giornata della liberazione, farebbe passare il messaggio della liberazione dell’Italia dalle mafie. Quindi che la mafia è finita”, aggiunge spiegando che così “andremo a condizionare pesantemente l’immaginario collettivo. C’è tanta gente che dice la mafia non esiste».