L'inchiesta

giovedì 3 Ottobre, 2024

Minacce mafiose in val di Sole. Si indaga su soldi e armi

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Il filone nato dalla minaccia della «testa di pecora tagliata». Potrebbero esserci altre intimidazioni non ancora emerse
«Se arrivano i carabinieri li colpisco con il lanciarazzi, poi scappo in Spagna». Voleva rifarsi una vita, togliere di mezzo le persone che volevano ostacolarlo, poi scappare all’estero. Aveva un preciso progetto imprenditoriale tutto da sviluppare, lontano dalla valle dove era cresciuto. Rosario Vicenzi di 60 anni «sembrava una persona normale», nulla lasciava intendere che continuasse a delinquere, dopo aver già scontato 13 anni di carcere. Progettava invece rapimenti, assalti alle forze dell’ordine, sparatorie. La storia ormai nota alle cronache era iniziata un anno fa, con la testa di una pecora decapitata, lasciata sullo zerbino di un noto imprenditore ortofrutticolo di Dimaro. Poi le minacce, in...

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