gli appuntamenti
venerdì 3 Febbraio, 2023
di Jessica Pellegrino
Sono «Mine vaganti» quelle che attendono il pubblico del Teatro Sociale di Trento questo finesettimana. Per la stagione del prestigioso teatro cittadino in cartellone c’è infatti lo spettacolo del pluripremiato regista e sceneggiatore Ferzan Ozpetek, che per la prima volta si confronta con una regia teatrale, mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi capolavori cinematografici.
Una pièce di grande successo, interpretata da un cast di assoluto livello guidato da Francesco Pannofino, Iaia Forte, Erik Tonelli e Carmine Recano, con la straordinaria partecipazione di Simona Marchini. Una commedia dove lo spettatore è parte integrante della messa in scena e interagisce con gli attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese e verso cui guardano quando parlano. Le repliche sono in calendario per venerdì alle 20:30, sabato alle 18 e domenica alle 16.
Come di consueto, inoltre, ad anticipare lo spettacolo di venerdì, dalle 18, c’è l’incontro in programma con il cast che dialoga con la dottoressa Sara Zanatta, sociologa presso la Fondazione Museo storico del Trentino, a Palazzo Festi, in Sala Chiusole. Ulteriori informazioni su prenotazioni e biglietti sono disponibili sul sito www.centrosantachiara.it.
A calcare il palco del Teatro Zandonai di Rovereto, venerdì alle 20:30, c’è Natalino Balasso in “Balasso fa Ruzante”. In scena, oltre all’attore veneto, ci sono Andrea Collavino e Marta Cortellazzo Wiel per uno spettacolo che prende ispirazione dai testi dall’opera di Angelo Beolco, attore e commediografo padovano del Rinascimento, famoso per aver dato vita al personaggio di Ruzante. Spazio quindi ad una drammaturgia fatta di scelte lessicali che sono, in pieno stile Ruzantiano, scelte politiche e polemiche impersonate da un contadino padovano ruspante, famelico e poltrone.
La storia di Giorgio Perlasca viene invece proposta dal Teatro de Gli Incamminati venerdì alle 21 al Teatro Auditorium di Lavis. In scena «Perlasca. Il coraggio di dire di no» di e con Alessandro Albertin che ripercorre la vita di Perlasca da commerciante di carni e disertore della Repubblica di Salò. Con sé porta una lettera firmata dal generale spagnolo Francisco Franco all’ambasciata spagnola ed in pochi minuti diventa Jorge Perlasca. Un nome che lo protegge dai tedeschi e che gli permette in 45 giorni, di trasformare le sue capacità comunicative di venditore in straordinarie doti diplomatiche, evitando la morte ad almeno 5.200 ebrei. Vive nell’ombra fino al 1988 quando viene rintracciato da una coppia di ebrei ungheresi che gli devono la vita e finalmente il suo eroismo viene reso noto al mondo.
Protagonista del weekend bolzanino è invece «La Peste di Camus» in scena sabato e domenica al Teatro Comunale diretto dalla regista Serena Sinigaglia e interpretato da Marco Brinzi, Alvise Camozzi, Emanuele Turetta, Oscar De Summa e Mattia Fabris.
Spazio anche alla musica che saluta l’apertura, sabato alle 18, nella Sala Sosat di Trento, della IX edizione di «Katharsis». Il primo dei quattro recital pianistici in programma è con Edoardo Bruni, pianista e direttore artistico della rassegna, e l’esecuzione delle «Variazioni Goldberg» di Bach.
Dall’ouverture alla scena finale mozzafiato ad emozionare il pubblico del Teatro di Villazzano è invece «Don Giovanni» di Mozart che indaga i temi della morale, dell’etica, del potere, della giustizia che sono di attualità tanto ai giorni nostri quanto all’epoca del talentuoso compositore austriaco.
L’appuntamento è domenica, dalle 17:30, con una selezione dall’opera in forma di concerto dell’Orchestra I Filarmonici di Trento e il maestro concertatore Alessandro Arnoldo. Ad esibirsi ci sono poi Milo Bruson nei panni di Don Giovanni, Rosanna Lo Greco, Maurizio Franceschetti, Claudio Zancopè e Barbara Balduzzi.
Ed è sempre la musica a fare da leitmotiv alla domenica con «Jubilate Deo». Al Mart di Rovereto, dalle 16, in dialogo con la mostra «Giotto e il Novecento», il Gruppo vocale Laurence Feininger riporta il pubblico alla musica che animava – spiritualmente e non solo – la nostra penisola tra il Duecento e il Trecento. Chiudono il programma alcune composizioni contemporanee, ispirate a temi gregoriani, che mostrano come questa musica «eterna» sia ancora in grado di dialogare con la modernità.
A passo di danza il weekend di Meano che sabato, dalle 20:45, ospita a teatro Filippo Porro e Simone Zambelli con “Ombelichi tenui”. Incontro, scontro, accompagnamento, riconoscimento e abbandono sono le fasi che scandiscono le pratiche fisiche dei due performer e della loro relazione. Dalla camminata alla danza, “Ombelichi Tenui” è un’orazione senza volume in cui i corpi si trasportano ai confini della loro identità; è la storia di due volti diversi che hanno iniziato ad assomigliarsi; è un rito laico di passaggio per salutare qualcuno o qualcosa che se n’è andato, un’amicizia, un amore o una vita.
Da un’esplorazione del tema dell’accompagnamento, Filippo Porro e Simone Zambelli si sono interrogati sui corpi che si allontanano e si avvicinano, si sostengono e si lasciano andare, si riuniscono e si separano fino alla fine.
Non possono poi mancare gli appuntamenti dedicati ai più piccoli. Sabato, dalle 16:30, la biblioteca civica di Riva del Garda propone il reading «La Shoah raccontata ai bambini». Protagoniste dell’incontro, adatto a bambini dagli 8 anni in su, sono Maura Pettorruso e Elisa Salvini con le musiche dal vivo di Ester Wegher. L’ingresso è libero.
Infine, domenica, dalle 16, al Melotti di Rovereto spazio a la «Storia di Pinocchio»: la Compagnia Mattioli porta in scena un racconto per bambini tra musiche divertenti e luci evocative, dedicato al burattino più famoso del mondo.