Volley
domenica 26 Febbraio, 2023
di Paolo Trentini
Ci sono voluti 5 set e oltre due ore di gioco, c’è voluta una rimonta (un’altra) da 0-2, ma Trento oggi alle 16 si gioca la Coppa Italia contro la sorprendente Piacenza che in precedenza nel pomeriggio ha sbattuto fuori Perugia in tre set.
Una partita di quelle che difficilmente riesci ad immaginare nei pronostici.
Pensi ci sarà equilibrio, sì, ma più per la posta in palio che per una parità di prestazioni.
Milano, invece, ieri pomeriggio ha reso bene l’idea che è squadra che ci sta, ai piani alti della SuperLega.
L’Itas, però, ha dimostrato ancora di più di poterci stare e non solo in campionato.
Pensiamo al Mondiale per Club perso sul filo di lana e pensiamo anche a quella stessa Perugia che al PalaEuro c’ha lasciato la pelle, ieri sera.
Trento può essere più di queste e lo ha dimostrato in una sorta di impresa che sabato, nella Capitale, ha lasciato il segno.
Una rimonta che porta i nomi di Michieletto e Kaziyski, superlativo il primo, infinito il secondo.
Sotto nel punteggio dopo i primi due equilibratissimi set che hanno premiato Milano più lucida nelle fasi finali, nei restanti tre i whites hanno letteralmente dominato la scena andandosi a prendere di prepotenza la finale.
E’ cresciuto soprattutto Kaziyski (top scorer con 27 punti e il 66% in attacco), che dopo un primo set «normale» ha costantemente aumentato il proprio livello di gioco; è esploso Michieletto (23 punti a referto col 67% di positive), autore di tre set semplicemente perfetti.
I parziali dicono la superiorità di Trento nelle ultime tre frazioni di gioco (25-19, 25-16 e 15-9) che non hanno lasciato scampo agli avversari.
Lorenzetti lascia fuori Lisinac e ripropone la formazione che sette giorni fa ha avuto la meglio sugli stessi avversari.
Il primo set è equilibratissimo. Milano scappa via sul 12-16 sfruttando qualche indecisione dei trentini sebbene ci sia un Michieletto stratosferico (8 punti col 73% nel parziale).
Ci vuole il braccio di Nelli dai 9 metri per rimettere in piedi il parziale sul 20-20.
Il finale è combattutissimo: il primo set point lo ha Trento, ma Milano non ne vuole sapere di perdere e annulla questo e tutti gli altri 5.
Non sembra esserci un vincitore e alla fine è Milano che con Porro e compagni chiudono sul 33-35.
La parità prosegue anche al rientro in campo, i dolomitici provano ad andare via due volte (prima sul 7-5 e poi sul 17-15) ma per due volte vengono ripresi.
Ci vuole ancora una serie al servizio per sbloccare la situazione, ma questa volta il protagonista è Ebadipour che avvia un break di 0-5 che garantisce 3 set point a Milano (21-24).
Kaziyski annulla il primo, il servizio seguente, quello di Nelli, è fuori di pochissimo e i meneghini si portano sullo 0-2.
Senza possibilità di fallire, Trento sfodera grande aggressività nella terza ripresa. Lavia, Kaziyski e Michieletto portano subito i dolomitici sul 10-6.
Non sbagliano nulla gli uomini di Angelo Lorenzetti, quelli di Piazza sì, e Trento vola sul 14-8, vantaggio incrementato dal muro di Kaziyski.
A questo punto si può gestire la situazione, Milano si avvicina sfruttando le mani a muro (22-19), ma Kaziyski con un ace chiude il discorso.
A Milano non gira e sul 7-5 perde Ishikawa.
Ne approfitta Trento per portarsi sul 10-6 e allungare grazie ad un muro di Podrascanin.
I meneghini sbagliano qualche battuta di troppo, Sbertoli no e il suo ace (20-13) manda virtualmente la sfida al quinto set.
Due pipe di Michieletto suonano la carica (5-3), Kaziyski fa il resto e si cambia campo sull’8-4.
Trento è inarrestabile, nella sua metà campo non cade un pallone e la coppia Kaziyski-Michieletto è talmente galvanizzata dalla prova messa sul parquet capitolino che non sbaglia più un colpo.
Sono loro due a firmare tutti i punti fino al 15-9 che regala la finale contro Piacenza.
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