La storia

sabato 23 Settembre, 2023

Mirko Pedrini e la conquista dell’autonomia oltre la disabilità. «Finalmente vivo solo a Padergnone, che orgoglio»

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Trentanove anni, un lavoro e ora la vita da solo dopo l'accompagnamento di «Oasi Valle dei Laghi» e della Comunità di valle. «Le mie sorelle sono contente di casa mia, sono state qui a vederla. Sono venuti anche i miei cugini e i miei zii. Sono tutti contenti di me»

Incastonato tra i vigneti della Valle dei Laghi, Maso Girasole è un incubatore di autonomia. Una casa dove le persone con disabilità sviluppano e sperimentano «l’autonomia, l’adultità e l’autodeterminazione». Una casa «dove — si legge in uno dei cartelloni costellati da foto — i piccoli gesti e le abilità di ognuno fanno fiorire la comunità». Al secondo piano ci si allena con le faccende domestiche. Al primo si trascorrono le prime notti fuori casa. E al piano terra, da metà agosto, abita, da solo, Mirko Pedrini, di 39 anni, originario di Calavino ed ora residente a Padergnone. «Sono diventato il figo di Padergnone», dice dal soggiorno, travolto dall’entusiasmo per questa nuova fase della vita.

Il progetto
A fianco a lui c’è Elisa Bressan, educatrice di «Oasi Valle dei Laghi», l’associazione responsabile del progetto di abitare sociale. Quattro anni fa la struttura di Maso Girasole è stata concessa in comodato d’uso dal Comune di Vallelaghi, in collaborazione con la Comunità di valle, la Comunità Murialdo e il Centro Trentino di solidarietà. Dopo alcuni anni di avvicinamento e di scuola dell’abitare Mirko è entrato nel progetto «Una casa per me». Ora vive da solo con un supporto educativo di alcune ore settimanali: un aiuto per la doppia dimensione organizzativa ed emotiva.

L’agenda di lavoro
Lui è un vulcano. «Mi piace tantissimo vivere da solo — spiega — Dal 16 agosto questa è casa di Mirko. Pago le bollette, l’affitto. Il martedì e il venerdì vado a fare la spesa e poi conservo tutti gli scontrini, così poi facciamo i conti con l’amministratrice di sostegno».
Da più di dieci anni ormai Mirko lavora alla cooperativa sociale CS4 di Pergine Valsugana. «Mi occupo dell’imballaggio e mi prendo cura dell’orto: lamponi, mirtilli, patate, insalata e pomodori. Al lavoro — dice — sono tutti contenti di me». Si sposta con i mezzi pubblici, «anche se l’altro giorno ho preso un taxi: l’ho pagato 40 euro, ma per una volta va bene», ride.
L’agenda settimanale è fitta: «Il mercoledì e il giovedì mattina vado a portare i pasti agli anziani». «E sono anche attore di teatro e cantante», aggiunge con un sorriso contagioso, riferendosi agli spettacoli organizzati da Oasi.

A casa da solo
Due settimane fa Mirko ha voluto festeggiare il passaggio nella sua nuova casa con una cerimonia d’inaugurazione. Ha invitato gli amici, gli educatori e anche il sindaco di Vallelaghi, Lorenzo Miori. Si sono ritrovati tutti nel cortile di Maso Girasole. «Cosa mi piace di più del vivere da solo? Il poter fare tutto in autonomia, da solo. Far da mangiare, le pulizie», spiega. L’arredamento, le pareti tinteggiate, sono frutto del suo lavoro: «Abbiamo biancheggiato la casa con Renzo e Alfonso (due volontari, ndr), abbiamo portato i mobili e sistemato tutte le stanze».

Il distacco dalla famiglia
Negli ultimi anni Mirko si è preparato al «Dopo di noi», distaccandosi progressivamente dalla famiglia. «Ho tre sorelle, Sonia, Erika e Valentina. Lavorano tutte per conto loro, come me — racconta — Sono contente di casa mia, sono state qui a vederla. Sono venuti anche i miei cugini e i miei zii. Sono tutti contenti di me. È davvero una bella soddisfazione. Mirko vive da solo, non dipende più da nessuno. Non vedevo proprio l’ora». Con i vicini di casa «mi trovo molto bene. Sono diventato — dice nel mezzo di una risata — il figo di Padergnone».

Tempo libero e progetti
Nel tempo libero «mi piace molto andare in bicicletta — dice — Vado fino alle Sarche a mangiare il gelato e poi ritorno a casa. Mi piace fare sport. E poi sono un giornalista anch’io eh, sono il giornalista dell’Oasi». Ora, tra i progetti futuri, «mi piacerebbe comprare un monopattino».

Prove di casa e chiavi di casa
Dopo averci offerto un bicchiere di The, ci porta su a conoscere i suoi amici. All’appartamento al primo piano, nella cornice del progetto «Chiavi di casa», le persone si fermano a dormire una volta a settimana. Ognuno ha il proprio letto. Ma prima di trascorrere le prime notti fuori casa si passa dal secondo piano, dalle «Prove di casa». Dove ci si allena a fare le faccende domestiche, dove si fanno delle ricerche e dove si ritrova la squadra che si occupa della pulizia delle bacheche dei comuni della Valle dei Laghi. Insomma, «dove i piccoli gesti e le abilità di ognuno fanno fiorire la comunità».