L'iniziativa
martedì 16 Gennaio, 2024
di Simone Casciano
La sfida climatica, scriveva lo scrittore Paolo Giordano, ci richiede un cambiamento nel paradigma del progresso. Abituati da tempo a miglioramenti graduali, fatti a piccoli passi, il repentino aumento delle temperature richiede invece «salti quantici». Cambiamenti, in meglio, drastici che siamo chiamati tutti ad attuare: singoli, amministrazioni pubbliche e aziende private. Un salto quantico è sicuramente quello introdotto lo scorso 21 dicembre dal comune di Montpellier. Da quel giorno tutti i 277mila residenti della città della Francia meridionale possono viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici. Si tratta del comune più grande in Europa ad aver adottato questa misura ad oggi, una scelta che già sta portando i suoi frutti come spiega il sindaco Michaël Delafosse. «Abbiamo notato un aumento del numero di persone che utilizzano i servizi gratuiti, tra il +50 e il +100%». Una novità appena nata, ma subito vincente. Costruita passo dopo passo. Un’idea da cui anche le nostre amministrazioni potrebbero prendere spunto nel tentativo di rendere più sostenibili gli spostamenti, a patto di comprendere che la gratuità è solo uno degli elementi vincenti.
Sindaco Delafosse, perché avete deciso di rendere gratuito il trasporto pubblico?
«Era uno dei nostri obiettivi elettorali, una misura forte con cui “ribaltare la situazione” e cambiare la mobilità di fronte all’emergenza climatica, con una misura ecologica positiva che fosse anche un sostegno per i residenti. La gratuità è anche un gesto forte a favore del potere d’acquisto, in un contesto di impennata dei prezzi dei carburanti. Appena eletti, abbiamo lanciato il programma di viaggi gratuiti in più fasi. Il 21 dicembre 2023, la gratuità è diventata universale, per tutti, sempre, in tutto il territorio. Questa misura è emblematica perché dimostra come una metropoli possa contribuire a trasformare la transizione ecologica in una vera e propria rivoluzione sociale basata sulla solidarietà».
Quali erano i dubbi nella fase di progettazione?
«I primi dubbi da risolvere riguardavano la fattibilità finanziaria della misura. Le prime due fasi ci hanno permesso di ottenere il finanziamento senza ridurre la nostra capacità di autofinanziamento. Si trattava anche di garantire che l’attuazione della misura andasse di pari passo con importanti investimenti per rafforzare l’offerta e fornire nuove linee. La gratuità, infatti, va di pari passo con una rete più sicura e una migliore qualità del servizio».
C’è stata una fase sperimentale che ha preceduto la completa gratuità?
«Sì, la prima fase di viaggi gratuiti, lanciata nel settembre 2020, per tutti i residenti dell’area metropolitana nei fine settimana, era un indicatore economico per sostenere l’attrattiva del centro città e dei negozi locali. Un anno dopo è arrivata la seconda fase, lanciata nel settembre 2021, per i minori di 18 anni e gli over 65, in modo da sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e dei pensionati. La terza fase, lanciata il 21 dicembre 2023 alle ore 19, ossia il trasporto pubblico completamente gratuito per tutti i residenti dell’area metropolitana, è una misura universale per tutti i residenti. Si basa sugli insegnamenti tratti dalle prime due fasi in un approccio proattivo ma responsabile. Le prime due fasi hanno gradualmente convalidato la misura e la sua fattibilità. Infatti, le prime due fasi di gratuità sono state finanziate senza incidere sull’autofinanziamento del Comune, confermando le previsioni di bilancio. Inoltre, hanno permesso di adattare meglio la rete, con vari miglioramenti: aumentando la frequenza delle corse, efficientando la rete, e migliorando l’assistenza ai clienti, con modifiche alle aree di accoglienza fisiche, ai siti web e alle applicazioni mobili».
Come funziona il sistema gratuito per i residenti?
«I residenti devono richiedere un abbonamento totalmente gratuito tramite un app, lo shop online o presso l’Espace Mobilité TaM, per viaggiare illimitatamente sugli autobus e i tram della rete TaM. Il Free Pass è valido per più di un anno, fino al compleanno del richiedente, poi va rinnovato».
Avete aumentato il numero di veicoli e di autisti in questa fase?
«È proprio questo il punto: la gratuità deve andare di pari passo con una politica di qualità del servizio. Con un livello di investimenti senza precedenti per costruire nuove linee e rafforzare i servizi esistenti, siamo sulla buona strada. Il trasporto gratuito è solo un aspetto della politica che abbiamo messo in atto per ridurre l’uso dell’auto privata. Il comune di Montpellier sta investendo 1,5 miliardi di euro nella mobilità a basse emissioni di carbonio. Stiamo costruendo una quinta linea tranviaria, prolungando la linea 1, acquistando 77 nuovi tram, rinnovando e rendendo sicure le rotaie, rafforzando il servizio di autobus, creando un servizio di bus navetta con l’acquisto di 70 autobus elettrici e sviluppando le piste ciclabili di Montpellier. La gratuità dei viaggi non influisce in alcun modo sulla nostra politica di investimenti proattivi. Allo stesso tempo, nell’ultimo anno TaM ha assunto non meno di 150 conducenti di tram e autobus».
Che risultati state riscontrando con il passaggio al trasporto gratuito?
«Per i dati sulla qualità dell’aria è presto per fare un bilancio. Tuttavia, abbiamo notato un aumento del numero di persone che utilizzano i servizi gratuiti (tra il +50 e il +100%). Inoltre, la gratuità non è l’unica misura introdotta nell’ambito del mandato. Si sta lavorando anche sulla pedonalizzazione di alcune aree, sulla creazione di piste ciclabili e sul piano del traffico. Tutte queste misure avranno un impatto sulle emissioni e sulla qualità dell’aria in generale, e sarà difficile determinare l’impatto di ogni singola misura in modo isolato. In effetti, sarebbe inutile: quando si parla di mobilità, dobbiamo avere una visione globale, moltiplicare le opportunità e incoraggiare l’intermodalità».
Come compensate le minori entrate?
«La gratuità dei trasporti pubblici è una misura redistributiva per i residenti dell’area metropolitana di Montpellier, che attualmente pagano tre volte per i loro spostamenti: attraverso il biglietto di trasporto, le tasse locali e il pagamento della mobilità da parte del datore di lavoro. Questa misura consentirà di risparmiare 1.470 euro all’anno per una famiglia di 4 persone, ad esempio. Il Comune ha optato per la gratuità dei viaggi e compensato l’aspetto finanziario sfruttando la tassa di mobilità (una tassa pagata dalle aziende con almeno 11 dipendenti) e razionalizzando i costi (eliminando due terzi delle biglietterie automatiche, con un risparmio di oltre 1 milione di euro all’anno). Le somme raccolte attraverso il pagamento della tassa di mobilità sono aumentate di 30 milioni di euro dal 2020. Il contributo alla mobilità è stato introdotto senza aumentare le tasse, come promesso. Puntiamo a un aumento del 20% dei passeggeri della rete di trasporto pubblico».
La cittadinanza come ha accolto la novità?
«Positivamente, oltre l’80% della popolazione intervistata ha accolto con favore la misura. Tuttavia, permangono alcune preoccupazioni, in particolare sulla qualità del servizio offerto (in termini di offerta, sicurezza e investimenti futuri). Per questo motivo stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri operatori dei trasporti e della logistica e abbiamo istituito la Polizia del trasporto pubblico metropolitano».
Quali sono, secondo lei, dal punto di vista del cittadino, le maggiori resistenze a scegliere il trasporto pubblico?
«Esistono ancora diversi ostacoli all’utilizzo del trasporto pubblico, in particolare la necessità di migliorare l’immagine della rete, sia in termini di sicurezza che di presentazione dei servizi offerti. La gratuità dei viaggi faciliterà l’accesso alla rete e incoraggerà le persone a utilizzare i trasporti pubblici per la prima volta. Per questo motivo il Comune di Montpellier vuole migliorare il più possibile la qualità del servizio offerto agli utenti, per far sì che continuino a utilizzare il sistema di trasporto».
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