Il concorso
domenica 30 Aprile, 2023
di Claudia Gelmi
Un fresco e importante riconoscimento ha raggiunto la casa editrice Keller nella giornata di ieri, sabato 29 aprile. Si tratta del Premio Itas del Libro di Montagna, che quest’anno, nell’ambito del Trento Film Festival, ha identificato nel romanzo I Moosbrugger di Monika Helfer pubblicato dall’editore roveretano la miglior produzione letteraria per l’anno 2023 per quanto riguarda la sezione principale «Vita e storie di montagna».
«Ricevo questo premio con gratitudine e lo dedico ai miei “emarginati”, alla mia gente che ha vissuto tra le montagne. Avevano a malapena il necessario per sopravvivere e questo non va dimenticato», ha dichiarato l’autrice austriaca, molto apprezzata nei paesi di lingua tedesca e selezionata ben due volte al German Book Prize, che in questo romanzo racconta la storia della sua famiglia dalla Prima guerra mondiale ai giorni nostri, ai margini di un paesino in una remota valle delle montagne austriache, trasportandoci in un mondo rurale e crudo dove pesanti fardelli pesano sulla storia delle persone.
Dal canto suo Roberto Keller, che ha annunciato la traduzione e pubblicazione dell’intera trilogia sulla storia della famiglia Moosbrugger scritta da Monika Helfer, si è detto soddisfatto «che un premio che negli anni precedenti ha mostrato particolare attenzione a importanti autori di lingua tedesca, come Zoderer e Messner ad esempio, abbia riconosciuto il valore del romanzo di Helfer, perché è un libro che racconta in maniera diversa la montagna e le Alpi, affondando le radici nel primo conflitto mondiale e raccontando la storia con grande stile letterario e capacità divulgativa».
Durante la serata di premiazione, che si è svolta sabato al salone di rappresentanza del Comune di Trento, il presidente della giuria Enrico Brizzi ha espresso invece il suo giudizio sul libro vincitore in questi termini: «Il romanzo mette in scena una storia d’ambientazione alpina che si misura con domande fuori dal tempo, proprie della narrativa classica: chi siamo davvero? E fino a che punto ci hanno forgiati, arricchiti e gravati le nostre radici? Un grande romanzo su una famiglia che vive appartata in un maso fuori mano, i segreti di una donna e i suoi riverberi sulle generazioni a venire, presentato in Italia da un editore trentino contrassegnato da un gusto peculiare per le Terre alte e le loro genti». Il romanzo, tradotto da Scilla Forti, sarà presentato domani alle 17.30 nel salotto letterario di Montagnalibri in piazza Duomo alla presenza dell’autrice e dell’editore.
Nel corso della cerimonia sono stati annunciati anche i libri vincitori delle altre categorie del concorso letterario promosso da Itas Mutua dal 1971 che quest’anno ha visto giungere 147 libri da 73 case editrici. L’ultima grande montagna di Mick Conefrey (Mulatero) si è aggiudicato la sezione «Alpinismo e sport di montagna». Alpinismo facile in Trentino Alto-Adige di Diego Filippi e Fabrizio Rattin (Versante sud) ha vinto nella sezione «Guide e mappe». Per la categoria «Libri per ragazzi» è stato premiato Il grande libro delle Alpi, a cura di Lana Bragin, Stefanel Spiegel, Tobias Weber, Björn Köcher (Slow Food editore), che sarà presentato questa mattina alle 11 in piazza Fiera nell’ambito di T4Future, mentre il riconoscimento per la sezione «Ricerca e ambiente» è andato a FuTurismo. Un accorato appello contro la monocultura turistica di Michil Costa (Raetia), la cui presentazione pubblica è in programma giovedì alle 17.30 a MontagnaLibri.
La «Menzione speciale Trentino» è stata attribuita a Gli imprudenti. Animi assetati di altezza e di infinito di Silvio Agostini (La Grafica), mentre sono state segnalate le opere Al passo della montagna, a cura di Claudio Ambrosi, Rodolfo Taiani, Bruno Zanon (Sat e Fondazione Museo storico del Trentino) e Memorie di terre alte: archeologia di un paesaggio pastorale tra Pasubio e Piccole Dolomiti, a cura di Marco Avanzini e Isabella Salvador (Muse – Museo delle Scienze di Trento).
Oltre alla premiazione e alle presentazioni dei libri in calendario, sono diversi gli appuntamenti in programma per questa edizione del Premio Itas. Per il terzo anno consecutivo torna l’appuntamento con il convegno, che si svolgerà mercoledì dalle 10 alla fondazione Caritro e che quest’anno affronterà il tema La difficile arte di tradurre le montagne. Attesa anche la partecipazione del Premio Itas al Salone internazionale del Libro di Torino, in programma dal 18 al 22 maggio, nel contesto della Sala della Montagna al fianco di Trentino Marketing e Trento Film Festival: oltre ad essere presentati i libri protagonisti di questa edizione, saranno proposti una spettacolarizzazione dal vivo del podcast Bagliore e l’evento Una guida per non perdersi (o per ritrovarsi), dialogo a più voci sull’inaspettata realtà delle raccolte di itinerari per la montagna, con Leonardo Bizzaro, Enrico Brizzi, Roberto Capucciati, Andrea Greci, Maurizio Zanolla «Manolo».
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di Redazione
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