L'incidente
domenica 15 Ottobre, 2023
di Redazione
Precipita nel vuoto, un volo di oltre 150 metri, affrontando una ferrata, a quanto pare una volta raggiunta la parte più alta della difficile via attrezzata. E secondo quanto trapelato finora l’alpinista non era agganciato alla corda di sicurezza. Almeno questa è la prima ricostruzione della tragedia che si è registrata oggi, domenica 15 ottobre 2023, prima delle 13, sopra l’abitato di Mori, sulla via ferrata di Monte Albano.
La vittima è un escursionista trentino del 1965, e i soccorritori intervenuti non hanno potuto far nulla per lui: troppo gravi i traumi riportati nella caduta dall’alto di centinaia di metri, dal percorso attrezzato che è stato realizzato quasi mezzo secolo fa, nel 1976, dalla sezione Cai-Sat, su una parete rocciosa sopra il Santuario che sovrasta, verso nord, l’abitato di Mori. Sul sito del Comune si spiega che quella via «è considerata tra le più difficili ed impegnative dell’arco alpino, bella per l’ambiente e suggestiva per la varietà del percorso». Una via che ha tradito il 50enne, che a quanto pare non era assicurato con la corda di sicurezza.
Ancora da accertare la dinamica, le ragioni dell’incidente dall’esito drammatico. Di certo c’è che i soccorritori sono potuti intervenire solo per il recupero della salma.
L'inchiesta
di Tommaso Di Giannantonio
L'incidente a San Martino di Castrozza, il padovano di 7 anni è ancora ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il piccolo era sul mezzo in uso alla Polizia insieme all’amico del papà