Il lutto
martedì 24 Gennaio, 2023
di Redazione
Quando nacque ai suoi genitori dissero sarebbe vissuta al massimo tre anni. Invece Graziella Anesi, classe 1955 ha raggiunto i 67 anni di vita. Una vita spesa a lottare con la propria condizione e ancor più con le sue battaglie portate avanti con positività e intraprendenza.
Soffriva di osteogenesi, una fragilità del tessuto osseo suscettibile alle fratture. Solitamente colpisce con gradi di acutezza medio o bassi, ma per Anesi il grado era elevato.
Figlia di padre operaio e mamma casalinga ha passato gran parte della propria vita ingessata nel fisico, ma non nello spirito. Dalla sua carrozzina ha visto il mondo e ha imparato a conoscerne i risvolti umani. Una sensibilità che l’aveva portata vicino alle persone e a portare avanti le istanze dei più deboli.
L’ha ricordata il sindaco di Trento Franco Ianeselli: «Una delle prossime settimane dobbiamo andare a fare un sopralluogo insieme”. Graziella Anesi mi aveva buttato lì la proposta appena prima di Natale, quando era venuta a Palazzo Geremia per presentare il progetto che si riprometteva di rendere accessibili a chiunque gli edifici storici della città. Non so bene quale sarebbe stata la meta della spedizione, di sicuro un edificio, un marciapiede, un angolo di città “ostile” ai disabili. Quel sopralluogo non lo faremo mai più, purtroppo, perché Graziella Anesi se ne è andata all’improvviso. A pensarci non sembra possibile, perché l’energia di Graziella pareva davvero inesauribile e straripante. La sua fragilità forte, la sua intelligenza, il suo pensiero positivo ci mancheranno enormemente. Ci mancheranno le sue proposte, le sue battaglie, il suo impegno nella cooperativa Handicrea e dovunque ci fosse bisogno di difendere un diritto, di chiedere pari opportunità per tutti i cittadini. La città cercherà di essere all’altezza del tuo inarrivabile esempio. Riposa in pace Graziella».