il conflitto
domenica 20 Novembre, 2022
di Redazione
Il 17 novembre scorso, durante i bombardamenti su alcune città ucraine, i russi avrebbero utilizzato anche un missile Kh-55, di solito usato come vettore per un’arma atomica, ma in questo caso dotato di una testata inerte. Lo riferisce la Repubblica. Ieri l’esercito russo ha bombardato Kherson, da cui si era ritirato nove giorni fa, e in città sono scoppiati incendi. Kiev denuncia anche «un attacco missilistico contro un impianto industriale nella città di Zaporizhzhia». Un bombardamento russo ha colpito anche alcune zone residenziali nelle regioni di Kramatorsk e nel Donetsk. Lo riporta il governatore del Donetsk, Pavlo Kyrylenko. Quattordici case sono state danneggiate in quello che Kyrylenko definisce un bombardamento con obiettivi «non casuali». Gli Usa «non intavoleranno colloqui con la Russia sulla pace senza che Kiev ne sia parte» hanno riferito da Washington, mentre secondo Mosca, oltre 10 soldati russi fatti prigionieri sarebbero stati uccisi dagli ucraini con colpi d’arma da fuoco alla testa: «Zelensky ne dovrà rispondere» ha tuonato il Cremlino. L’Onu esaminerà i video sui prigionieri russi uccisi. Nella capitale invece è giunto l’appello della società elettrica di Kiev: chi può vada via, serve luce agli ospedali; metà della popolazione ucraina è senza elettricità in crisi con la prima neve caduta in questi giorni. Ieri intanto il nuovo primo ministro britannico Rishi Sunak è arrivato a Kiev per la sua prima visita da quando ha assunto l’incarico. Lo ha annunciato Volodymyr Zelensky su Telegram. «Sin dai primi giorni di guerra, l’Ucraina e il Regno Unito sono stati gli alleati più forti», ha scritto il presidente ucraino postando un video in cui riceve Sunak sotto la neve. «La Russia sta cercando ora di raggiungere una breve tregua per recuperare le forze. Qualcuno la chiamerebbe la fine della guerra», ma «la sola fine della guerra non garantisce la pace»: «una simile pausa non farà che peggiorare la situazione» ha detto Zelensky, in un discorso video all’International Security Forum di Halifax postato su Telegram. Infine Ukrinforn ieri ha riferito che è salito a 437 il numero dei bambini rimasti uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina, mentre i minorenni feriti sono 837.
Città del Vaticano
di Redazione
L'omelia del Pontefice la vigilia, davanti a 30mila persone: il suo pensiero ai «bambini mitragliati», alle guerre, alla Speranza che deve essere «anche per la Madre Terra deturpata dalla logica del profitto»