il dramma
martedì 25 Febbraio, 2025
di Leonardo Omezzolli
Mara Moro, una delle due signore investite ieri mattina da una betoniera in movimento, è morta nel pomeriggio per le gravi conseguenze dei politraumi che hanno compromesso il suo esile corpo. Ci ha sperato una comunità intera, ma quell’esito nefasto che nessuno voleva pronunciare, si è poi concretizzato adombrando l’intero Comune di Nago Torbole. Mara Moro, 80 anni, è perita all’ospedale di Trento lasciando nel dolore i due figli, i residenti di via Strada Granda e l’intera comunità. Moro nonostante l’età era una persona particolarmente attiva, riconosciuta e apprezzata in paese perché è sempre stata protagonista attiva della vita della comunità. Un volto che i nagotorbolani hanno conosciuto sia quando Moro faceva la parrucchiera con un suo studio in paese, sia quando decise di prendersi in carico il bar del distributore officina Total posseduto dal marito Bruno Miorelli scomparso qualche anno fa. Sul posto dell’incidente fin dai primi minuti la vicesindaca del Comune di Nago Torbole Sara Balduzzi, amica di famiglia, che si è prodigata nell’assistere i figli delle due donne sostenendoli e facendo sentire la propria vicinanza anche con generi di conforto portati in quei frenetici e drammatici momenti delle primissime operazioni di soccorso. «Mi preme esprimere a nome di tutta l’amministrazione e di tutti gli amministratori del Comune le più sentite e sincere condoglianze per l’improvvisa e tragica scomparsa della signora Mara Moro che era nota in tutta la Comunità e una particolare e calorosa e affettuosa vicinanza in questo momento alla famiglia per la scomparsa della mamma. Solidarietà e vicinanza anche ai famigliari della signora Maria perché ne hanno bisogno perché deve affrontare un importante intervento a cui è sottoposta. Noi siamo speranzosi di poterla vedere presto. Mara era una donna energica, si faceva tanto amare, eravamo insieme proprio ieri sera (domenica ndr) a messa. Partecipava a tutta la vita sociale della nostra comunità». Anche il vicino e amico di lunga data Gianfranco Tonelli l’ha ricordata: «Sono, siamo, tutti quanti distrutti. La sua famiglia, la famiglia di Mara è una di quelle da prendere come esempio. Non me ne capacito, era una persona speciale e incredibile, sempre attiva e partecipe. In una parola eccezionale. Questo è un disastro crudele, un dramma per tutti noi Non è giusto quel che le è successo, né a lei ne alla sua amica. Com’è potuto succedere?».
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