L'anniversario

domenica 23 Luglio, 2023

Muse, la festa è da sold-out: in 10 mila per il compleanno

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Folla al museo delle scienze: arrivati anche dalla Romania. E i tifosi del Napoli fanno spola con Dimaro. Dieci ore no stop fino a notte con talk, laboratori, spettacoli e concerti. Dal 2013 oltre 4,6 milioni di visitatori

Da Napoli, Bergamo, Venezia, alcuni addirittura dalla Romania. Tutti a Trento per i dieci anni di attività del Muse. Una festa che ieri, 22 luglio, ha coinvolto tutti dai bambini ai grandi, nel segno della scienza ma anche dell’esperienza comunitaria. Una folla di diecimila persone che hanno partecipato alla dieci ore no stop tra talk, laboratori, spettacoli e concerti fino a notte inoltrata.
«Siamo riusciti a mettere insieme una buona ricetta – commenta il direttore del museo, Michele Lanzinger- Abbiamo intercettato sia la divulgazione e la conoscenza che la dimensione sociale. È un modo di approcciarsi alla scienza diverso da altri come il guardare un documentario su Netflix, senza nulla togliere. Puntiamo anche l’attenzione su temi fondamentali per la società. Sempre più importante sarà il nostro impegno nel campo dell’ambientalismo».
Nell’androne del museo attendono il loro turno per entrare nel museo Sara e Carmen, madre e figlia, arrivate direttamente da Napoli. «Abbiamo visto le locandine in centro città e abbiamo deciso di presentarci per godere di un momento di scienza dopo aver visto il ritiro del Napoli a Dimaro». Per la ricorrenza dei dieci anni del museo, infatti, erano stati previsti inizialmente 4500 posti prenotabili, ma essi sono andati a ruba e il numero di visitatori che si sono presentati ai cancelli, pur non muniti di prenotazione ha di molto superato le previsioni. Dalla Campania alla Calabria il passo è breve ed ecco allora Antonio e Maria Grazia, di 33 e 31 anni, entrambi originari di Catanzaro. Lui ingegnere che lavora da anni in Trentino e lei archivista digitale, di stanza a Bologna. «Stiamo dando un’occhiata generale al museo, io sono rimasta particolarmente colpita dalla sezione dedicata a cartoline e annullo postale, essendo appassionata di cassette postali» dice la ragazza.

Il record di km percorsi va però a Helpher Robert, Georgeta e Andrey, accompagnato dalla fidanzata Vanessa, che arrivano addirittura dalla Romania. «Ero stato qui a Trento da piccolino, è stato bello ritornare e passare una giornata assieme, anche perché non avevo mai visto il museo», le parole di Andrey. Più vicino è Mattia, che ha 9 anni e viene da Bergamo: «Mi piace la scienza ed ero incuriosito dal laboratorio di stampa 3D» spiega. Il premio fedeltà invece è senza dubbio da assegnarsi ad Alberto e Cristina, da Vigonovo in provincia di Venezia. Cristina si occupa per lavoro di attività museale e riferisce orgogliosa di aver visto nascere il museo: «Ero già qui all’inaugurazione dieci anni fa e con mio marito siamo venuti alla notte del museo, abbiamo anche dormito in loco. Resteremo qui per la serata fino alla chiusura. È un museo che ha fatto da apripista a molti altri, come quello di Padova aperto da pochissimo». Nella serra c’è spazio anche per i trentini, con Valeria e Massimo che accompagnano la figlia Giulia di 5 anni, appena uscita dal laboratorio trucca bimbi, dove si è trasformata in una coloratissima farfalla. «Il mio animale preferito, però è il pipistrello», afferma decisa. Sempre all’interno della sera, ha luogo la perfromance artistica di Giulio Boccardi, curata da Stefano Cagol. Giulio ha vissuto per un’intera giornata nel vivaio tropicale, vestito solo di un paio di boxer e senza mezzi a disposizione, a simboleggiare la piena sintonia con la natura.

Foto di Federico Nardelli