i conti
domenica 21 Aprile, 2024
di Tommaso di Giannantonio
Basta sprechi. L’assessora provinciale alla cultura Francesca Gerosa assicura «un’estrema cura delle risorse pubbliche» per la prossima stagione estiva della Trentino Music Arena in località San Vincenzo. Di fatto, seppur indirettamente, l’assessora sconfessa la gestione 2023, che – come messo in luce dall’inchiesta de il T di ieri – ha registrato un buco di 750mila euro. «La giunta provinciale non può essere un’agenzia di programmazione musicale», aggiunge.
Lo scorso anno il bando per la gestione della Trentino Music Arena andò deserto e la Provincia corse ai ripari assegnando l’incarico all’azienda Edg. Furono organizzati 8 eventi musicali tra luglio e settembre. Le spese, tra cachet (315mila euro) e costi di gestione (circa 700mila euro), ammontarono a 1 milione e 84mila euro. Mentre i ricavi a 276mila euro. Di qui il deficit di circa 750mila euro. «Io parlo di quello che avverrà da oggi in poi — premette Gerosa — La mia attenzione si è rivolta subito alla gestione delle risorse pubbliche, perché, in quanto tali, dobbiamo averne estrema cura. Ciò non vuol dire che dobbiamo mettere un limite alle attività culturali che abbracciano il mondo dei giovani, ma bisogna prestare attenzione ai costi». Per la prossima stagione, la giunta ha stanziato 1 milione di euro, ma ha introdotto paletti più stringenti per il finanziamento. «Abbiamo voluto dare un indirizzo chiaro al Centro servizi culturali Santa Chiara — spiega l’assessora — Il Centro godrà di totale autonomia nell’organizzazione degli eventi, ma bisognerà avere una gestione oculata delle risorse, da una parte attingendo altri finanziamenti da privati e dall’altra facendo attenzione alla contrattualizzazione degli artisti. Ho cercato di portare una mentalità imprenditoriale».
Allo stato attuale sono trapelati sette nomi per la prossima stagione: Tony Boy il 13 giugno, Ariete e Mecna l’11 luglio, Margherita Vicario il 13 luglio, Subsonica il 2 agosto (anche se «non siamo stati informati», ha fatto sapere il Santa Chiara), Capo Plaza il 29 agosto e Achille Lauro il 7 settembre. «Per quanto riguarda i contenuti — conclude Gerosa — in queste attività non devono esserci messaggi diseducativi, come l’incitamento all’odio, alla violenza o messaggi che sminuiscono la figura della donna».
Intanto le opposizioni vanno all’attacco sul buco di 750mila euro. «È una cosa a dir poco vergognosa — tuona Alessio Manica (Partito democratico) — Questa è la prova provata dell’uso a fini elettorali dei soldi pubblici. Quel buco è strettamente correlato al fatto che gli eventi della scorsa estate sono stati raffazzonati all’ultimo momento solo per giustificare quella spianata e perché eravamo alla vigilia delle elezioni. Detto questo, nessun imprenditore avrebbe buttato dalla finestra 1 milione di euro».
Gli fa eco Filippo Degasperi (Onda): «Era meglio lasciare le erbacce, avremmo risparmiato milioni di euro — considera — La gestione della Music Arena denota anche una difficoltà o un’incapacità nel richiamare nomi altisonanti: si era parlato di Pink Floyd, Bruce Springsteen e Cremonini, e invece…».