Il report
mercoledì 16 Aprile, 2025
Nel 2024 pioggia e nubi hanno «rubato» dodici giorni di sole in Trentino
di Davide Orsato
La curiosità nei dati resi pubblici da Copernicus. Attenzione anche ai fiumi: sia il Sarca e l'Adige risultano tra quelli a rischio esondazioni

Fino a trecento ore di sole in meno rispetto alle medie annuali del Trentino Alto Adige. Ossia dodici giorni e mezzo. C’è anche questo dato — curioso, diverso dalle «solite» temperature record, nelle pieghe del rapporto Copernicus sullo stato del clima europeo. Un rapporto annuale che è uscito ieri e che, in poche ore ha colonizzato i principali siti d’informazione di tutto il continente e non solo. Il motivo sta in un dato che, per quanto atteso, risulta particolarmente inquietante: per la prima volta, infatti, secondo l’agenzia europea, che si avvale di dati satellitari, la temperatura media globale ha raggiunto i 15,2 gradi, superando la soglia d’allerta del +1,5 gradi rispetto al periodo preindustriale. Il rapporto, inoltre, sottolinea come l’Europa sia il continente che si sta scaldando di più, dove, insomma, gli effetti del riscaldamento globale sono più amplificati. Coincidenza vuole che il rapporto esca un giorno dopo quello dell’Appa che ha fatto il punto sul clima del Trentino, evidenziando come tutta l’area alpina sia un hotspot dei cambiamenti climatici, ossia particolarmente suscettibile a riscaldamenti e ad eventi estremi.
Nonostante la differenza enorme di scala, continentale rispetto a quella provinciale dell’Appa, dai dati Copernicus arrivano informazioni interessanti anche per il Trentino, grazi anche all’alta risoluzione degli strumenti dell’agenzia europea. Tra le mappe pubblicate, infatti, quella dell’irraggiamento solare, che conta le ore di luce nel corso dell’anno. Il 2024, segnato da un continuo maltempo (ma comunque con temperature superiori alle medie, a causa delle minime alte) ha fatto sì che in Trentino, in particolare nella zona settentrionale della provincia (assieme all’Alto Adige) ci siano stati 12 giorni di sole in meno. A Trento città e nella parte meridionale il dato scende a dieci. L’Italia del Nord è in controtendenza rispetto al trend continentale. Rispetto al Trentino, solo l’estremità settentrionale del Piemonte è stata «più buia», mentre nelle regioni del Sud il soleggiamento è stato molto superiore alle medie. Il rapporto Copernicus lancia l’allarme anche sullo stato dei corsi d’acqua: il 30% ha superato il livello d’attenzione: tra questi ci sono anche l’Adige e il Sarca. Tutti in calo, ma anche questo non è una novità, i ghiacciai della regione. Ma la situazione è ancora più grave sul versante settentrionale delle Alpi.