Scuola

domenica 13 Agosto, 2023

Nidi, a Rovereto i posti iniziano a scarseggiare

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Quest’anno accolte tutte le domande, ma solo con gli ingressi di gennaio

L’agosto ci porta ormai con la mente a tutte le incombenze di inizio settembre, tra queste, l’avvio dell’anno scolastico, nidi compresi. Proprio su questo fronte l’attenzione da parte delle famiglie è massima perché i servizi per la prima infanzia sono diventati di anno in anno indispensabili per permettere la conciliazione tra esigenze lavorative di ambo i genitori con quelle di accudimento dei propri figli in fascia prima dell’ingresso nella scuola dell’infanzia.

Il Comune di Rovereto è riuscito anche quest’anno a dare risposte a tutte le domande presentate che hanno visto un’ulteriore crescita, mettendo in evidenza i limiti di accoglienza. Il 68% delle richieste, pari a 158 bambini e bambine inizieranno l’inserimento già a settembre, mentre i restanti dovranno attendere l’ingresso in corso d’anno a gennaio. Presentate in totale 201 domande a fronte delle 196 dell’anno precedente e delle 190 di quello prima.

Da tre anni scolastici, il numero di richieste di accesso ai nidi è in costante crescita tanto che per l’anno che è ormai in procinto di cominciare si è registrata un’accoglienza al primo turno ridotta del 2%. Questo significa che rispetto all’anno precedente si è riusciti ad accogliere un minor numero di bambini nel computo tra chi è cresciuto e passa alla scuola dell’infanzia e i nuovi ingressi al nido.

«La situazione è stata affrontata e siamo riusciti a dare una risposta a tutte le domande – ha spiegato la vicesindaca Giulia Robol – è evidente però che se continueranno ad esserci domande superiori a 200 richieste non saremo in grado di poter accogliere tutti nemmeno con gli ingressi di gennaio. Su questo fronte il Comune sta comunque lavorando con il sostegno a servizi alternativi come la Tagesmutter, ma ci si pone la questione di dover ragionare per tempo e valutare se qualche struttura può essere ampliata. Parlo ad esempio del nido di Noriglio. Bisogna capire se si può aumentarne la capacità in quanto comporta anche l’aumento del personale per mantenere il rapporto bambini educatori».

Una conferma della sempre maggiore richiesta di servizi sulla prima infanzia da parte delle famiglie roveretane arriva anche dalla partecipazione al nido estivo in forte crescita con oltre 100 domande e 94 bambini e bambine che vi hanno partecipato. «Va inoltre considerato che il nostro servizio, esternalizzato alla Cooperativa Bellesini e fatto in due strutture, Coccinella e Cicogna, gode di un’apertura prolungata, dall’ultima di luglio fino alle prime due di agosto. E nell’ultima settimana erano ancora oltre 60 i bambini presenti»

Il complesso e variegato mondo dell’istruzione si fonda anche su di un continuo e sinergico rapporto tra parte politica, con i suoi finanziamenti, istituti scolastici e necessità didattiche degli alunni. Su questo fronte nelle scuole medie e primarie è in aumento il bisogno di attenzione verso i disturbi e le difficoltà di apprendimento oltre che il contrasto all’abbandono scolastico.

L’amministrazione di Rovereto in accordo con gli istituti scolastici grazie a fondi propri e provinciali e attraverso il coordinamento con associazioni e cooperative ha attivato dei progetti (Progetto Pepe e Aiuto Compiti) che guardano proprio in questa direzione e che, sebbene anche quest’anno siano stati garantiti, la vicesindaca lancia un campanello d’allarme evidenziando come da un lato, sia nelle primarie di primo grado che di secondo grado (elementari e medie) stia aumentando la necessità di seguire maggiormente gli studenti, mentre dall’altro lato la Provincia ha ridotto gli investimenti. «Questi percorsi sono importanti e negli ultimi anni sono in forte aumento le necessità degli alunni. Nelle primarie c’è più un tema più incentrato sulla didattica e sull’aiuto compiti, mentre sulle medie, dove ci sono ampi margini di intervento, il tema è quello di intercettare la dispersione scolastica. Quest’anno però la Provincia ha ridotto i finanziamenti che il Comune ha coperto. L’auspicio è che da parte della Provincia ci sia più riflessione nel merito perché questi progetti agiscono oggi sulla società del domani. So che non è facile capire come agire, ma proprio per questo si deve sostenere queste iniziative e attivare un solido coordinamento con le scuole ben strutturato anche dal fronte provinciale».

Entro settembre partirà il cantiere per il polo 0-6 all’ex Alpe, mentre sono in fase di ultimazione i lavori della “scatola” della nuova mensa alle medie Damiano Chiesa, qui lo spazio ricreazione esterno sarà completato in un secondo momento ma per l’avvio delle lezioni sarà recuperata l’area esterna solitamente adibita a parcheggio. Alle Gandi sono state rifatte le pavimentazioni delle aule e nei 4 istituti scolastici sono in fase di ultimazione i lavori di ammodernamento tecnologico per la Scuola 4.0.