le storie
giovedì 2 Gennaio, 2025
di Davide Orsato
Sono state due femminucce a chiudere il 2024 e ad aprire il 2025 all’ospedale Santa Chiara di Trento. Daniela è nata di fretta, anticipando di una manciata di giorni i piani di mamma e papà e, due minuti prima delle 18 della sera di San Silvestro è stata l’ultima nata nell’ospedale del capoluogo trentino. Noemi è stata tra le prime nate in Italia, arrivando con qualche ora di anticipo rispetto alle attese.
A Mezzanotte e un quarto
Solo un pungo di neonati hanno anticipato in Italia, la nascita di Noemi Hofer, avvenuta alle 00.15. Mamma Martina ha avuto le prime avvisaglie del lieto evento in serata: «È andato tutto bene — racconta — il personale medico e infermieristico dell’ospedale è stato fantastico: hanno fatto persino il berrettino con il nome». Noemi, tre chili e sette etti è nata «perginese»: i genitori, infatti, vivono nel centro della Valsugana. La mamma, 35 anni, è originaria di Bosco di Civezzano, il papà, 46, di Montesover. È il titolare dell’hotel Tirol: stava lavorando anche ieri, per il cenone di Capodanno, quando è dovuto correre in ospedale. Per Bosco e Montesover un nuovo nato è una notizia che non arriva tutti gli anni. «Un inizio anno col botto: l’aspettavamo proprio in questi giorni e la nascita pochi minuti dopo la mezzanotte ci ha sorpreso fino a un certo punto — spiega il papà — ma è stata comunque una grande emozione». Il nome Noemi è stato scelto «per il significato (significa “gioia, dolcezza” in ebraico, ndr) ma anche perché — aggiunge mamma Martina — l’onomastico cade il 14 dicembre, il compleanno del papà. E questa coincidenza ci ha convinto». Una volta a casa, Noemi raggiungera il fratellino Evan e la sorellina Greta.
Daniela allarga la famiglia
Sempre al punto nascite del Santa Chiara è arrivata la sera del 31 Daniela, figlia di Graciela, 41 annioriginaria delle Filippine, e di Marco Deavi, 39, di Trento (la famiglia vive in zona Centochiavi). «La famiglia si è allargata», commenta la mamma, che ieri ha ricevuto la visita di papà Marco e della figlia Angela. Per la neonata, tre chili e quattro etti, il «totonomi» vedeva in pole position Deandra e Atena. «Ma poi abbiamo scelto quello più classico», affermano i genitori. «Per noi — concludono — il 2024 è finito in maniera inaspettata: Daniela avrebbe dovuto nascere nei primi giorni del nuovo anno».
Negli ospedali di valle
Nessun nuovo nato nella mattinata del nuovo anno a Cles e a Cavalese. Ma all’ospedale della val di Fiemme, nell’ultimo giorno dell’anno, poco dopo l’una, è arrivato Michele Adrian. Si è fatto attendere a lungo: la mamma Martina, 24 anni, dipendente de La Sportiva che vive, assieme al marito Marius Mursa a Predazzo aveva avuto le prime avvisaglie domenica, giorno in cui è stata ricoverata. «Non è stata certamente una passeggiata — commenta —, anzi. Ma sono davvero grata al personale dell’ospedale. Michele Adrian, il cui secondo nome è dedicato al nonno, scomparso in Romania pochi giorni prima che sapessi di aspettare un bambino, è il mio primo figlio ed ero molto preoccupata: ho fatto tutti i corsi preparto che potevo, ma dalla teoria alla pratica c’è un abisso. Medici e infermieri mi hanno messo a mio agio e mi sono stati continuamente vicini con grande professionalità». Michele Adrian sta bene, pesa poco più di 3,3 chili. A Cles, l’ultimo nata è invece di domenica: si chiama Marika, pesa 3,6 chili, la famiglia è di Commezzadura.
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