rovereto

mercoledì 17 Luglio, 2024

Noriglio, operaio schiacciato dai pannelli: Taqil Rahal è morto sul colpo a causa di un’errata manovra di scarico

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Sono già dodici i morti sul lavoro in Trentino da inizio anno. I sindacati: «Adesso basta». Proseguono le indagini della Procura

Ieri mattina verso le 10.30 Taqil Rahal, 48enne operaio di una ditta bresciana impegnata sul cantiere di una casa privata a Noriglio, ha perso la vita travolto da una parete prefabbricata. L’ennesima tragedia sul lavoro che si è portata via un marito e padre di tre bambini, in questo caso un uomo arrivato nel nostro Paese in cerca di miglior vita e fortuna rispetto al suo natio Marocco.
L’incidente mortale è avvenuto a metà mattina, quando sul cantiere sono arrivati i grossi pannelli prefabbricati che dovevano servire da pareti per la casa in costruzione: dal camion con la gru montata sopra i pannelli dovevano essere calati a terra, e proprio durante la movimentazione dei carichi qualcosa è andato storto: secondo la prima ricostruzione effettuata dai tecnici dell’Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Uopsal) e dalle forze dell’ordine Rahal si trovava a terra mentre i pannelli venivano preparati per essere spostati, era coinvolto nelle operazioni di preparazione per lo scarico del materiale: quando uno dei grossi pannelli di legno è stato agganciato e sollevato dalla gru gli altri due gli sono franati addosso, non lasciandogli scampo. Taqil Rahal è morto sul colpo, schiacciato dal peso enorme per poter essere sopportato anche dal fisico più possente delle pareti di legno. A nulla è valso il tentativo disperato dei suoi compagni di lavoro di spostarli, di toglierlo da lì sotto, o quello dei sanitari, immediatamente allertati, di aiutarlo. Al loro arrivo i medici non hanno potuto fare nulla più che constatare il decesso dell’operaio. Sul posto sono arrivati anche la polizia di Stato e il sostituto procuratore Fabrizio De Angelis che, coadiuvato dal punto di vista tecnico dall’Uopsal, è chiamato a chiarire la dinamica dell’incidente. Sul posto anche i vigili del fuoco permanenti di Trento, allertati per fare assistenza all’elicottero quando ancora si sperava che l’incidente segnalato non avesse un esito tragico. Gli psicologi dei popoli sono intervenuti per sostenere i compagni dell’uomo in un momento di shock e di grande dolore per la perdita di un collega e amico, esperto di un lavoro al quale si dedicava da oltre quindici anni. Le indagini erano ancora in corso ieri pomeriggio e gli accertamenti proseguiranno nei prossimi giorni.
Sul cantiere di Noriglio si è recata anche la sindaca di Rovereto Giulia Robol nella tarda mattinata di ieri: «Il primo pensiero è di cordoglio per la famiglia che quest’uomo lascia e tutti coloro che lavorando con lui hanno vissuto questa tragedia – ha detto Robol – gli infortuni e le morti sul lavoro sono un tema estremamente sensibile, è chiaro che chi lavora in situazioni di fragilità dal punto di vista del controllo di ciò che può succedere debba essere messo nella condizione di lavorare nella sicurezza più totale. Questo in generale, nel caso accaduto qui a Noriglio saranno le forze dell’ordine a capire cosa sia successo e se ci sono responsabilità».
Ad oggi in Trentino hanno perso la vita 12 lavoratori e l’edilizia, ricordano i sindacati, è un settore critico: in un anno gli infortuni sono cresciuti del 12%.