Atletica
domenica 27 Agosto, 2023
di Redazione
Una notte d’argento per l’Italia. Gli azzurri conquistano il secondo gradino del podio nella staffetta 4×100 ai Mondiali di atletica leggera di Budapest. Il quartetto composto da Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu chiude al secondo posto con il tempo di 37″62, a soli 12” dal miracolo olimpico. Medaglia d’oro per gli imprendibili atleti degli Stati Uniti guidati dal fenomeno Noah Lyles che arrivano in vetta in 37″62, bronzo alla giamaica in 37″76. Al taglio del traguardo esplode immediatamente la festa azzurra, con Tortu che va ad abbracciare Rigali, Patta che scoppia in lacrime e che viene abbracciato da Jacobs. Poi il magnifico quartetto italiano si mette sulla linea del traguardo per un abbraccio che condensa tutta la gioia di un altro traguardo storico. Sfiorano invece il podio le ragazze. Le azzurre chiudono infatti al quarto posto nella staffetta femminile. Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Alessia Pavese chiudono con il tempo di 42.49. Medaglia d’oro agli Usa in 41″03 (record dei campionati), argento alla Giamaica in 41″21 e bronzo alla Gran Bretagna in 41″97. Ma un motivo per gioire c’è anche in questo caso: si tratta comunque del miglior risultato per la staffetta femminile 4×100 italiana ai Mondiali. Un risultato di squadra senza precedenti nelle staffette, con l’Italia che per la prima volta l’Italia qualifica anche la 4×400 uomini e donne alla finale iridata. Lo storico poker arriva grazie alla doppietta delle staffette azzurre anche nella 4×400 metri: entrambe avanti e di nuovo con un record italiano al femminile. Il quartetto con Alice Mangione, Ayomide Folorunso, Alessandra Bonora e Giancarla Trevisan corre in 3:23.86 migliorando di oltre un secondo dopo sette anni il primato di 3:25.16 stabilito alle Olimpiadi di Rio (3:25.16 con Chigbolu, Spacca, Folorunso e Grenot). Si piazzano al terzo posto in batteria le azzurre, qualificate di diritto come il team maschile con Davide Re, Edoardo Scotti, Lorenzo Benati e Alessandro Sibilio in 3:00.14. Nell’asta è nono Claudio Stecchi con 5,75 alla terza prova (oro al solito svedese Armand Duplantis), poi tre errori a 5,85. Niente da fare, invece, per Nadia Battocletti. L’atleta, nata a Cles, era riuscita a raggiungere la finale dei 5000 metri, ma si è dovuta arrendere all’ultimo chilometro, chiudendo all’ultimo posto con il tempo di 15’27”86. A vincere Faith Kipyegon, che conquista così il suo primo oro mondiale sui 5000 in 14’53”88. Dietro di lei si piazza l’olandese Hassan, argento in 14’54”11, e all’altra keniana Chebet, bronzo in 14’54”33.
La conferenza internazionale
di Redazione
L'intesa è stata siglata alla conferenza di Baku (Azerbaigian). Le risorse serviranno a limitare o ridurre le emissioni di gas a effetto serra