Le reazioni
martedì 21 Novembre, 2023
di Tommaso Di Giannantonio
«Non contano i nomi, prima si inizia a lavorare e meglio è». Il mondo agricolo trentino cerca di rimanere fuori dalla contesa dell’assessorato all’agricoltura targata Lega-Fratelli d’Italia, ma lancia un forte appello alla «praticità». Gli allevatori, in particolare, non nascondo però la perplessità sull’assegnazione delle deleghe. «Non capisco perché la competenza dei grandi carnivori sia stata separata da quella all’agricoltura», osserva Giacomo Broch, presidente della Federazione provinciale degli allevatori.
La decisione è stata motivata così dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti: «Giulia Zanotelli è una giovane mamma, il tema è rischioso, io sono seguito dalla scorta», ha spiegato nella conferenza stampa di sabato scorso. La delega ai grandi carnivori (lupi e orsi) è andata all’assessore al turismo Roberto Failoni. Zanotelli, invece, dovrebbe dimettersi da consigliera provinciale e poi rientrare come assessora esterna all’agricoltura, foreste, caccia e pesca, ossia le deleghe ricoperte nella scorsa legislatura. L’assessorato è conteso da Fratelli d’Italia, che vorrebbe estenderlo al «Made in Trentino», in continuità con il «Made in Italy» del ministro di FdI Adolfo Urso. «Non mi interessa la disputa tra partiti, noi abbiamo bisogno di un unico assessorato che parli di montagna: agricoltura, grandi carnivori, spopolamento e tenuta del territorio – dice la guida degli allevatori trentini – Faccio fatica a capire perché l’agricoltura è stata messa da una parte e i grandi carnivori da un’altra. Noi non abbiamo nessuna preclusione né sulla continuità né sul cambiamento dell’assessore, ma mi fa paura lo spacchettamento delle deleghe: se parliamo di alpeggi, parliamo anche di grandi carnivori. Non ci interessano i nomi, noi vogliamo praticità».
Dello stesso parere Gianluca Barbacovi, presidente della Coldiretti del Trentino. «Spero solo che facciano in fretta a risolvere la crisi: prima si inizia a lavorare e meglio è – spiega – Le scelte spettano a Fugatti, noi non entriamo in questioni politiche». La guida trentina della Confederazione nazionale degli agricoltori (Cia), Paolo Calovi, esprime invece un giudizio positivo sulla scelta di continuità: «Abbiamo lavorato molto bene con Zanotelli, la riconferma è positiva». «L’auspicio è che la crisi si risolva nel giro di pochi giorni – conclude – Abbiamo l’urgenza di affrontare alcune questioni, a partire dai bandi del Piano di sviluppo rurale».
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