Il caso
venerdì 15 Marzo, 2024
di Simone Casciano
Nuovo capitolo nello scontro tra il dj e imprenditore culturale trentino Agostino Carollo e la Provincia, o più in generale l’amministrazione pubblica. Questa volta è stata la Provincia a mandare le carte bollate al dj roveretano. Si tratta di due determinazioni del dirigente con cui l’amministrazione pubblica ha determinato la decadenza del contributo pubblico concesso a Carollo per due eventi organizzati nel 2023: «Prism 2023» e «Sonicae». Non solo, la Provincia ha accertato che Carollo avrebbe «rilasciato dichiarazioni mendaci», dispone «il recupero della somma già liquidata pari a 19.320 euro» entro 30 giorni dalla comunicazione e ha infine disposto per Carollo «il divieto di accesso a contributi, finanziamenti e agevolazioni concessi dal Servizio culturale per un periodo di due anni».
I fatti
Andiamo con ordine, a fine agosto 2023 il Servizio attività culturale della Provincia aveva concesso alla società Everness di Agostino Carollo due contributi per la realizzazione di altrettante iniziative musicali: 27.600 euro per «Prism 2023» e 16mila euro per «Sonicae». I concerti della prima rassegna si sono tenuti tra il 6 e il 13 di dicembre 2023 a Passo Pordoi, lago di Cavedine, Ceniga e all’osservatorio sul Monte Zugna. Il secondo evento si è tenuto invece tra il 15 e il 22 di dicembre tra Sega di Ala, Marcesina, il punto panoramico della Vallagarina e lo Skywalk ai monti di Mezzocorona. Terminata la rassegna, il 29 dicembre, la Everness a presentato la domanda di saldo finale del contributo allegando la rendicontazione. E qui è scattato l’inghippo.
La contestazione
Sì perché a questo punto, per via di un «ragionevole dubbio», il servizio cultura ha dato avvio ad un procedimento mirato rilevando in entrambi i casi alcune incoerenze. In entrambi i casi il servizio cultura contesta alla Everness la voce di spesa «allestimento» che per «Prism2023» ammonta a 20.100 euro e per «Sonicae» a 17.350 euro. Il motivo è che in entrambe le rassegne i concerti, anche perché organizzati in location particolari, si sono svolte senza pubblico e questo è un problema, per l’amministrazione per due motivi. Il primo è che in fase di domanda di contributo Everness aveva detto che «il pubblico avrebbe assistito anche con la presenza dal vivo», salvo poi spiegare in fase di rendicontazione che l’iniziativa era stata realizzata sottoforma di dirette video streaming e che «a causa di necessità tecnico-logistiche e per effettuare al meglio le riprese video, si è preferito escludere la presenza fisica di pubblico ai concerti», ma la Provincia nota che «le giustificazioni riportate non coincidono con quelle indicate come eventualità in fase di domanda». Il secondo motivo, e più importante, della contestazione è che a fronte di un concerto senza pubblico le spese di allestimento non sembrano coerenti. Scrive infatti la Provincia che «la voce di costo esposta per gli allestimenti appare non coerente con i costi prevedibili da sostenersi», notando che nei video dei concerti «non vi è traccia di alcun allestimento, ma solo l’utilizzo della strumentazione per produrre i suoni». A questo punto il servizio ha chiesto ad Everness la documentazione necessaria a giustificare la spesa. Per tutta risposta Everness ha ha trasmesso al servizio le fatture al libero professionista prestatore d’opera per gli allestimenti. Il problema? Che il libero professionista altri non è che Agostino Carollo, titolare della Everness. Il servizio a questo punto ha chiesto una documentazione dettagliata che giustificasse le singole spese senza ricevere però risposte esaustive. A questo punto ha espresso due contestazioni: la prima è che Everness non avesse presentato «documentazione giustificativa della spesa», la seconda è: «L’emissione di fattura, al fine di giustificare la spesa da parte di Agostino Carollo a Everness» perché «si tratta dello stesso soggetto giuridico». Non ritenendo rilevanti le controdeduzioni infine prodotte da Everness il servizio cultura ha quindi disposto la decadenza dei contributi, il recupero dell’acconto di 19mila euro e gli altri provvedimenti. Contro i quali ora Carollo potrà fare ricorso presso il Tar di Trento.
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