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martedì 23 Luglio, 2024

Olinda e Arunte, l’amore che sconvolse la Val di Sole del Seicento arriva a Castel Caldes

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Domenica 28 luglio ad ore 16 e in replica alle ore 17 verrà presentato il cortometraggio della leggendaria storia che ricorda quella di Romeo e Giulietta
Domenica 28 luglio ad ore 16 e in replica alle ore 17 verrà presentato a Castel Caldes il cortometraggio «Olinda e Arunte. Amore tra storia e leggenda», progetto realizzato dall’associazione Artea di Rovereto e il Teatro della Caduta di Torino in collaborazione con il Castello del Buonconsiglio.
Il cortometraggio ricorda un fatto storico accaduto a metà del Seicento a Castel Caldes che coinvolse la contessina Elisabetta Maria Thun, figlia del Conte Rodemondo, e il giovane  Giovanni Alfonso Bertoldi. L’unione dei due ragazzi fu osteggiata dalla nobile famiglia solandra per via del differente ceto sociale. Nella trasposizione in leggenda la giovane Olinda fu rinchiusa in una stanza del castello, dove morì di stenti poco più che ventenne.
Un ambiente chiamato la “prigione di Olinda” esiste realmente a Castel Caldes e nel 2021 è stato oggetto di un intervento di restauro conservativo. L’associazione Artea di Rovereto, in partenariato con il Castello del Buonconsiglio. Monumenti e collezioni provinciali  (Castel Caldes è sede distaccata del museo), ha restituito vita alla leggenda facendone una ricostruzione cinematografica.
Il progetto ha coinvolto giovani artisti e cineasti trentini con solide formazioni nel settore. Tra gli interpreti vi sono Camilla Martini, nel ruolo di Olinda, attualmente membro del cast della serie “Rai Black-out”; Lorenzo Tomazzoni, attore roveretano nei panni di Arunte, recentemente nel cast del film “Il Comandante”, per la regia di Edoardo De Angelis, e Those about to die di Roland Emmerich; Giovanni Vettorazzo, noto attore roveretano nel ruolo di Rodemondo; Alice Conti, attrice torinese nel ruolo di balia. La regia è stata affidata a Nicola Dondio, formatosi alla RUFA Rome University of Fine Arts, mentre la fotografia è a cura di Luigi Zoner, diplomato presso il Centro sperimentale di Cinematografia della capitale. Il lavoro è stato realizzato nell’ambito del Bando produzioni culturali promosso dalla Fondazione Caritro, con il sostegno della Regione Trentino Alto Adige, l’Apt della Val di Sole, il Comune di Caldes e il contributo della Cassa rurale Alto Garda Rovereto .