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venerdì 25 Ottobre, 2024

Oltre 550 tocchi nel cielo di piazza Fiera. Il rettore: «Appartenete a una comunità senza confini»

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Questa mattina la cerimonia per i neo laureati e laureate dell'Università di Trento. Ospite d'onore il ghanese Albert Antwi-Boasiako

Arrivano dall’Italia, ma anche dall’Austria, dal Brasile, dal Cile, dalla Germania, dal Libano, dal Marocco, dalla Moldavia, dal Pakistan e dalla Romania gli oltre 550 neodottori e neodottoresse che questa mattina hanno affollato piazza Fiera a Trento per la cerimonia pubblica di laurea. Il più giovane è Gabriele, 21 anni da compiere; la più grande è Chiara, 57 anni fatti ad agosto. Tra i dipartimenti UniTrento, il più rappresentato è Economia e Management, con 154 titoli triennali conseguiti nell’ultimo semestre; seguono Sociologia e Ricerca sociale, a quota 109, e, a pari merito, Ingegneria e Scienza dell’Informazione e Psicologia e Scienze cognitive, ciascuno con 69 laureati e laureate.

Nel suo discorso, il rettore Deflorian ha ricordato l’importanza della cultura come strumento per superare ideologie e diffidenze. Un discorso, quello del rettore, imperniato sul concetto di “cultura senza confini”, uno strumento universale per esplorare mondi e possibilità: «Non so dove vi porterà il vostro domani – ha affermato Deflorian – ma so per certo che vi sentirete a casa ovunque andrete, in Italia, in Europa, in tutto il mondo».

Il testimonial Albert Antwi-Boasiako ha raccontato l’esperienza da studente UniTrento fino al ruolo di direttore generale della Cyber Security Authority del Ghana. Per la Provincia era presente l’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca, Achille Spinelli.