omicidio di rovereto

giovedì 12 Ottobre, 2023

Omicidio di Iris Setti, il ministro Nordio: «A carico di Nweke 7 procedimenti penali. La famiglia? Non lo denunciò»

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La pm Viviana Del Tedesco avrebbe dichiarato che l'uomo non aveva precedenti penali gravi né tali da giustificare un’espulsione

È una storia sempre più travagliata quella che emerge circa il passato di Chukwuka Nweke, il trentasettenne che la notte tra il 5 e il 6 agosto ha ucciso Iris Setti al parco Nikolajewka. Le ultime informazioni trapelano dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, in risposta a un’interrogazione presentata dalla deputata dei Cinquestelle Stefania Ascari.
Sette procedimenti penali
Secondo quanto risulta dal casellario giudiziario, Nweke aveva già scontato otto mesi e 18 giorni di carcere per via di due sentenze di condanna emesse dal tribunale di Verona, la cui espiazione si è conclusa a luglio 2019. Per quanto riguarda invece il tribunale roveretano, prima dell’omicidio la procura aveva avviato ben sette procedimenti penali nei confronti del cittadino nigeriano. I più datati sono quelli circa i presunti atti osceni commessi il 17 settembre 2017 (procedimento poi archiviato) e l’evasione il 17 e il 20 novembre del 2018 (fatti per cui il 30 novembre 2021 è stata emessa una sentenza di condanna per cui pende ancora un ricorso in Cassazione), nonché il 17 marzo del 2021 quando Nweke si recò al supermercato senza l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria. La lista prosegue con danneggiamenti e violazione di domicilio, episodio datato 10 agosto 2022 con udienza fissata per il 14 marzo dell’anno prossimo. C’è anche un procedimento sulla presunta violazione del testo unico sull’immigrazione, per cui il 5 maggio scorso Nweke è stato però assolto. Sempre ad agosto 2022, il 23, Nweke è stato accusato di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento. Episodio dopo il quale è stato prima sottoposto alla misura cautelare del carcere, quindi agli arresti domiciliari e infine all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Misura che, riferisce il ministro, «risulta essere stata puntualmente rispettata sino al giorno dell’omicidio, fatta salva un’unica evenienza». Per questo procedimento penale, celebrato con rito abbreviato, l’udienza era stata fissata per oggi. E ancora, in fondo alla lista dei procedimenti, un altro episodio di resistenza a pubblico ufficiale, per cui è stata disposta la sospensione con la messa alla prova.
«La famiglia non ha denunciato»
Della risposta di Nordio colpisce poi il fatto che «in senso contrario a quanto riportato dagli organi di stampa – scrive il ministro –, non vi è evidenza di denunce o querele presentate dal coniuge e dalle sorelle». Linda Nweke aveva infatti dichiarato: «Che cosa potevo fare? Ho chiamato i carabinieri, ho chiamato i servizi sociali. Volevamo che lo fermassero. Lui non stava bene, non stava bene da anni. Io stessa temevo per la mia vita». Anthonia Nweke, invece, aveva affermato di aver suggerito un trattamento sanitario obbligatorio, dopo l’ultimo episodio di violenza del fratello.
L’esame della pm Del Tedesco
«Questo dicastero – conclude Nordio –, tramite le competenti articolazioni, intende procedere (in relazione alla vicenda concreta tratteggiata nell’atto di sindacato ispettivo e, in particolare, al contenuto delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal pubblico ministero di Rovereto titolare delle indagini sull’omicidio) a un attento esame al fine di adottare gli eventuali provvedimenti di competenza». La pm è Viviana Del Tedesco che, secondo un’intervista riportata dal quotidiano nazionale La Verità avrebbe dichiarato che Nweke non avesse precedenti penali gravi né tali da giustificare un’espulsione o altre misure restrittive. La vicenda, insomma, si prospetta ancora lunga.