L'esperto
martedì 27 Febbraio, 2024
di Redazione
Dal 2014 fino ad oggi, in Trentino, sono stati registrati otto attacchi da parte di orsi nei confronti degli esseri umani, di cui uno è stato fatale. In sedici occasioni si sono verificati presunti attacchi, ma senza causare ferite. Questi dati sono stati resi noti durante una conferenza informativa richiesta dalle minoranze del Consiglio provinciale di Trento, dal responsabile del settore grandi carnivori del Servizio foreste e fauna, Claudio Groff. Complessivamente, sono stati rimossi otto orsi (tre maschi e cinque femmine), di cui quattro individui considerati molto confidenti e quattro identificati come aggressivi a seguito di attacchi che hanno causato ferite alle persone o, nel caso di Andrea Papi, 26 anni, alla morte.
In cinque casi gli orsi sono stati catturati in natura, mentre in due sono stati abbattuti. Un esemplare è deceduto durante il tentativo di cattura. Per quanto riguarda la prevenzione, sono state adottate varie misure per scoraggiare l’avvicinamento degli orsi confidenti, tra cui la riduzione delle fonti di attrazione nelle aree urbane e nelle zone ad alta frequentazione umana.
Lo scorso anno, la Provincia ha richiesto ai gestori dei rifiuti di sviluppare un piano per sostituire i cassonetti con contenitori anti-orso nelle aree interessate, che dovrà essere presentato entro l’estate. Altre azioni preventive includono l’impiego di cani anti-orso e il ricorso a sparare pallini di gomma, anche se, secondo Groff, questa pratica ha un basso tasso di successo.