Grandi carnivori

sabato 24 Giugno, 2023

Orsi, il Tar boccia i ricorsi contro l’uccisione di Jj4 e Mj5

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La misura dell’abbattimento è stata dunque adottata in conformità alla legge provinciale 9 del 2018
L'orsa JJ4

Questione orsi pericolosi, il Tar di Trento questa volta ha respinto i ricorsi delle associazioni animaliste (Lav, Leal, Enpa, Lndc) che miravano ad estendere l’impugnativa al Pacobace, al documento Ispra-Muse per la gestione degli esemplari problematici e alle linee guida provinciali che legittimerebbero il ricorso a provvedimenti ammazza-plantigradi. Ma il destino di Jj4, l’orsa che il 5 aprile scorso ha ucciso Andrea Papi a Caldes, e di Mj5, l’esemplare (ancora a piede libero) che il 5 marzo aveva aggredito un escursionista in val di Rabbi, sono tutt’altro che decisi. Esemplari, questi, fatti rientrare, si legge nell’ordinanza del Tar, tra quelli «ad alto rischio, per i quali la rimozione “è suggerita immediatamente” dal rapporto Ispra-Muse di gennaio 2021». Ora, è vero che rimangono efficaci i decreti di abbattimento dei due orsi emessi dalla Provincia di Trento, ma sono congelati fino al 13 luglio, data in cui scade la sospensiva decisa dal Consiglio di Stato e in cui è prevista udienza. E data entro la quale — ha stabilito il Tar nell’ordinanza di ieri — la Provincia dovrà «pronunciarsi sul piano di trasferimento di Jj4 presso il Libearty Sanctuary di Zarnesty (Romania) predisposto dall’associazione Lav» (e depositato agli atti il 19 giugno). Detto che «il trasferimento dell’esemplare pericoloso Jj4 fuori dalla Provincia — scrive il tribunale amministrativo sull’orsa detenuta al Casteller — oltre a non essere previsto dalla legge provinciale non è ricompreso tra le azioni previste dal Pacobace, fermo restando che può essere preso in considerazione dal presidente della Provincia» si legge.
«Ora la responsabilità è tutta della Provincia alla quale ribadiamo quanto affermato dal Tar chiedendo di darci un riscontro sul nostro piano – dichiara Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici Lav che annuncia nuove azioni — Noi già da ora, ma ancora di più dal 14 luglio, siamo pronti per procedere con il trasferimento di Jj4, mentre il nostro ufficio legale è già al lavoro per depositare, entro la prossima settimana, un ricorso in appello per insistere con l’annullamento dei documenti a fondamento dei provvedimenti di abbattimento degli orsi trentini».
Dall’altra Piazza Dante gongola. «L’istruttoria posta alla base dei decreti firmati dal presidente Maurizio Fugatti, giustifica l’adozione della misura dell’abbattimento degli orsi pericolosi Jj4 e Mj5. Lo ha stabilito il Tar, con più ordinanze che rigettano le domande cautelari delle associazioni ricorrenti — riporta la nota della Provincia — Secondo il Tar, i decreti del presidente, emessi a tutela della pubblica sicurezza, sono ampiamente motivati. La misura dell’abbattimento è stata dunque adottata in conformità alla legge provinciale 9 del 2018, alle relative linee guida, alla direttiva Habitat e al Pacobace, come confermato dai pareri resi da Ispra e richiesti dalla Provincia, secondo la normativa in materia. Soddisfatto Fugatti, che evidenzia come il Tar confermi «la bontà dell’operato dell’Amministrazione e la correttezza delle scelte individuate nel perseverare con un’azione energica a tutela del territorio e dei cittadini che lo abitano».