Il report
mercoledì 11 Settembre, 2024
di Benedetta Centin
Un milione 400mila euro circa spesi all’anno dalla Provincia di Trento per la gestione dell’orso, ma anche del lupo. Potendo contare solo su fondi provinciali visto che da quattro anni a questa parte piazza Dante non incamera più finanziamenti esterni, in particolare europei. Gli ultimi, 173mila euro, erano riferiti al periodo 2014-2019, vincolati tra l’altro al progetto Life Dinalp Bear e destinati interamente a questo. Ad offrire il resoconto è l’assessore Roberto Failoni, in risposta alla richiesta di accesso agli atti presentata dal consigliere provinciale del Gruppo Misto Claudio Cia, proprio per avere un bilancio dettagliato relativo ai grandi carnivori. L’assessore fornisce infatti le voci, con relativo importo, rispetto alle spese annuali ordinarie a cui dal 2020 provvede esclusivamente la Provincia in tema di orsi e lupi. «Le azioni di gestione sono finanziate per intero con fondi provinciali» mette nero su bianco Failoni. Ed eccoli nel dettaglio, gli importi: 100mila euro circa per il monitoraggio, altrettanti per la comunicazione, 20mila euro invece per la formazione del personale. Le cifre più corpose sono quelle relative all’indennizzo e alla prevenzione dei danni – un totale di 870mila euro circa – mentre alla voce della gestione delle emergenze risultano 400mila euro. «Così si smentisce la corrente di pensiero che suggeriva l’esistenza di cospicui finanziamenti europei non adeguatamente spesi» commenta il consigliere Cia.
Il report dell’ultimo mese
Intanto emerge che nel mese di agosto 2024 le segnalazioni relative ad avvistamenti di orsi in Trentino sono state 38, leggermente inferiori al precedentemente mese di luglio (in cui ne erano state registrate 46). Anche i danneggiamenti sono risultati in calo, con effetti perlopiù a carico di prodotti agricoli, ma anche di qualche pollaio, apiario e bestiame da reddito (ovicaprini, due asini, due vitelli, un puledro). Questo secondo il report mensile della Provincia di Trento pubblicato sul portale Grandi di carnivori in Trentino. In particolare, a inizio mese si sono verificate tre diverse incursioni da orso in località Nembia, a San Lorenzo Dorsino, a carico di cassonetti per la raccolta dell’organico, sostituiti poi con una campana meno accessibile. Emerge poi che nell’ambito delle attività svolte per arrivare a dotare di radiocollare il giovane orso confidente M91, il 4 agosto, sempre in territorio di San Lorenzo Dorsino, è stata catturata, collarata e rilasciata un’orsa adulta, identificata poi come F7. Il giorno dopo, il 5 agosto, un orso è stato investito di striscio da un veicolo tra Cles e Mostizzolo. L’animale si è allontanato immediatamente.
È poi proseguita l’attività di monitoraggio dell’area di presenza dei piccoli di Kj1, l’orsa abbattuta a fine luglio dopo aver aggredito un turista francese nei boschi sopra Padaro di Arco. Le segnalazioni sui cuccioli pervenute sono pochissime, fa sapere la Provincia, e sono in fase di analisi alcuni campioni genetici che potrebbero appartenere ai piccoli.
Lupo: le segnalazioni
Per quanto riguarda il lupo, il mese scorso sono pervenute segnalazioni relative a tre nuove riproduzioni nei branchi in val Breguzzo-Daone, Paganella-Gazza e Latemar.
I danneggiamenti a carico di bestiame al pascolo in alpeggio sono risultati in aumento rispetto a luglio. Gli animali più predati sono gli ovocaprini, ma sono stati attaccati anche 9 asini (di cui sei uccisi), otto bovini e ferito un cane da pastore. Il 13 agosto un lupo è stato investito da un veicolo sulla provinciale 89 a Trambileno, ma si è allontanato dopo l’urto.
Sparita l’unica lince
Infine, è scomparsa la lince B132 (l’unica visto che non ci sono notizie di altri esemplari in Trentino), mentre sul territorio di San Lorenzo Dorsino è stata accertata la presenza di un nuovo nucleo riproduttivo di sciacallo dorato (il terzo accertato in Trentino dall’arrivo della nuova specie).