L'allarme

martedì 29 Ottobre, 2024

Orsi, ora Bagolino è preoccupata

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È stato un evento storico di portata interregionale tra Lombardia e Trentino l’incontro pubblico «Lupi & Orsi: risorsa o danno?»

È stato un evento storico di portata interregionale tra Lombardia e Trentino l’incontro pubblico «Lupi & Orsi: risorsa o danno?» tenutosi sabato sera a Bagolino ha visto la sala strapiena «con persone in piedi e persino fuori dalla porta tenuta aperta» provenienti da val Sabbia, alta val Trompia, val Camonica, valli di Sole e Giudicarie.
Sul tavolo dei relatori Stefano Guolo, referente del gruppo «Orgogliosamente Trentini» e Flavio Riccadonna, sindaco di Bleggio Superiore dove pochi giorni fa una persona è stata attaccata e leggermente ferita dall’orso che ha dato la sua disponibilità a organizzare una serata nel Bleggio o anche Comano Terme, sottolineando come «l’episodio di Rango è stato strumentalizzato, si sono dette cose sbagliate e inventate, non ho nessun dubbio che abbia raccontato il vero. Ci sarà la verifica del dna». Per la parte lombarda Michele Corti, presidente dell’Associazione Nazionale Tutela Vita Rurale, già docente di Zootecnia di montagna all’Università di Milano e Giovanni Todaro, giornalista naturalista e autore di testi sulla storia della fauna.
Perché Bagolino e perché nella vicina Lombardia? A questi quesiti ha risposto Michele Corti che spiega «qui in questa zona secondo la gente ci sarebbero un paio di femmine con cuccioli e qualche maschio. Sono arrivati nel Bresciano dalla parte occidentale del Trentino, dove sarebbero ormai circa 150, stipati in uno spazio insufficiente». Qualcuno ricorda, ma forse è solo una legenda metropolitana, dell’orso seguito dal segnale radio fino alla stazione delle corriere di Brescia, per poi scoprire che nel vano bagagli del pullman c’era solo il radio collare. Dagli interventi del pubblico bresciano è emersa l’incredulità su cosa sia capace di fare un orso che, è stato detto, «è arrivato più volte persino nel paese di Bagolino». Un allevatore ha raccontato: «In pochi mesi ho avuto la predazione dell’orso con due asini uccisi e sbranati. Sono rimasto basito dal fatto che un’asina adulta e incinta, che pesava ben 400 chili, sia stata trascinata dall’orso prima per 50 metri e poi, tornando sul posto, ho trovato la carcassa nel bosco a ulteriori 70 metri di distanza». Stessa sorte è toccata «a un pony, predato in questa zona poco tempo fa dall’orso». La serata ha messo in luce che «ci sono state anche predazioni di capre e pecore, persino animali da affezione nei cortili delle case da parte dei lupi».