la polemica
venerdì 2 Agosto, 2024
di Simone Casciano
Il ministro dei trasporti Matteo Salvini, habitué della Val Rendena e di Pinzolo dove trascorre le sue vacanze, si nega, il suo staff alla richiesta di un commento sull’abbattimento di Kj1 e di supporto a Fugatti risponde «no grazie». Il cellulare di Fedriga, governatore leghista del Friuli, squilla a vuoto per tutta la giornata. Dallo staff di Luca Zaia fanno sapere che il presidente della Regione Veneto non vuole «rilasciare commenti o reazioni». È il segno, forse di un isolamento politico, se non del Trentino quantomeno del governatore Fugatti. L’abbattimento di Kj1 ha fatto esplodere polemiche e reazioni. Attese quelle contrarie delle sigle animaliste, che fatta eccezione per gli attacchi di Enrico Rizzi agli uffici romani della Provincia, sono rimaste nel merito dell’operato. A sorprendere forse sono gli attacchi e le critiche arrivate da esponenti politici che fanno parte della stessa area, il centrodestra, della Lega. E se la deputata Brambilla da tempo è diventata una voce critica verso Fugatti, qualcuno nella Lega trentina e nel resto del centrodestra è rimasto amareggiato dalle continue critiche arrivate via note stampa dalla deputata Micaela Biancofiore che proprio in un collegio trentino, quello che comprende anche le Giudicarie, è stata eletta. «Invece che scrivere comunicati stampa Biancofiore dovrebbe venire qui in Rendena, la ospito io – dichiara il segretario della Lega del Trentino, Diego Binelli – In campagna elettorale era venuta qui, il problema è che non è più tornata e invece farebbe meglio a venire e ascoltare i problemi di chi vive il territorio e gli orsi tutti i giorni». Binelli incalza e a Biancofiore chiede anche un aiuto a Roma. «C’è una proposta di legge che avevo fatto io ed è stata ripresentata da Vanessa Cattoi, che prevede monitoraggio e deleghe alla Provincia per i grandi carnivori. Che si impegni per sbloccare l’iter». Rispetto all’assenza di messaggi dai governatori e dagli esponenti di spicco della Lega, Binelli osserva che «su questo argomento saremo sempre da soli fino a quando non accadrà qualcosa anche agli altri, anche nelle regioni limitrofe. Se dovesse tracimare e anche altrove vivessero i nostri stessi problemi, allora avremo solidarietà e magari chi oggi vede gli orsi solo in televisione se se li ritrova sotto casa cambierà idea». Il segretario però aggiunge anche che «il Trentino non ha il tempo di aspettare 15 anni che questo diventi un problema comune. Ad oggi è un problema del Trentino, anzi di una parte di esso». In questo contesto secondo Binelli «Fugatti è l’unico che si assume le responsabilità, mentre gli altri chiacchierano». Secondo Binelli serve un quadro normativo nuovo che permetta alla Provincia di agire più velocemente quando c’è urgenza. «Presentai quel disegno di legge quando ero in Commissione ambiente e c’era ancora il ministro Costa – conclude Binelli – Da allora tutto tace. Non vorrei che dovessimo aspettare un’altra tragedia per intervenire ulteriormente».
politica
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È iniziato il conto alla rovescia per le prossime elezioni amministrative e con esso il toto nomi. Incertezze nel centrodestra arcense. Nel capoluogo Trentino le idee sono più chiare