La questione

mercoledì 12 Giugno, 2024

Orsi, tra avvistamenti e proteste interviene la Provincia: «La sicurezza e le azioni previste dal Pacobace»

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La risposta alle dichiarazioni delle associazioni animaliste da parte del Servizio Faunistico non è tardata ad arrivare

Dopo gli ultimi avvistamenti di orsi sul territorio, sono state diverse le proteste degli animalisti in merito alle reazioni di alcuni trentini. Lav, in un comunicato di inizio settimana, condannava il comportamento di un escursionista. Il giorno dopo la Provincia ha tenuto a precisare alcune questioni relative alla sicurezza. «La fattispecie “orso segue intenzionalmente persone” è una delle più gravi indicate nella scala di problematicità prevista dal Pacobace (Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali) il quale suggerisce in questi casi la rimozione dell’animale (non la dissuasione), a prescindere dai comportamenti più o meno corretti di chi si trova a vivere questi particolari incontri». A sottolinearlo è il Servizio Faunistico della Provincia autonoma di Trento, in merito all’episodio avvenuto a fine aprile lungo la strada forestale della Valle delle Seghe, a monte dell’abitato di Molveno. E poi, ancora: «L’orso che segue intenzionalmente le persone è considerato problematico e si posiziona al livello 16 su 18 del Pacobace e non può dunque essere sottovalutato. Ne è un esempio il caso dell’esemplare M57 che in più occasioni aveva seguito delle persone e, nell’estate 2020, si è reso infine protagonista dell’aggressione di un giovane ad Andalo. La Provincia intende garantire la massima sicurezza possibile per quanti frequentano i boschi e le montagne del Trentino, fermo restando l’importanza dell’educazione di cittadini e ospiti in merito ai comportamenti più opportuni da adottare nelle aree frequentate dai grandi carnivori, su cui l’Amministrazione è fortemente impegnata». Per questo motivo, spiega la Provincia, è stato ritenuto corretto l’intervento in Val di Sole, dove «Lo scorso febbraio M90 è stato rimosso dopo l’ultimo preoccupante episodio che ha visto l’animale seguire da vicino una coppia che stava camminando lungo una strada forestale – si legge nella nota – Sempre per questo motivo, e in applicazione del citato Pacobace, è stata decisa la cattura ai fini dell’applicazione del radiocollare all’orso M91, autore dell’inseguimento di Molveno». Una situazione vissuta dalle parti, associazioni animaliste e Provincia, in maniera totalmente opposta. Quest’ultima sottolinea infatti che eventuali orsi presenti nei centri abitati «devono dunque destare la necessaria attenzione e anche su questo la tabella del Pacobace rappresenta un solido riferimento: l’episodio avvenuto lo scorso fine settimana a Bozzana nel comune di Caldes merita dunque tutta la considerazione necessaria. Qualora eventi di questo tipo si dovessero ripetere, il Corpo forestale trentino continuerà ad applicare il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso, adottando tutti i provvedimenti previsti, nessuno escluso».