Orso, infuria la polemica. Urzì (FdI): «In val di Sole tengono i bambini in casa per paura»

I risultati degli esami sul corpo di Andrea Papi, il runner di Caldes trovato morto nella notte tra mercoledì e giovedì hanno confermato che la causa della morte è l’aggressione da parte di un orso. E infuria la polemica: «Se non è più possibile frequentare per svago o per insediare attività economiche (allevamento ma anche turismo) – i boschi che si aprono dietro le case dove si risiede- afferma Alessandro Urzì, commissario di Fratelli d’Italia in Trentino – vuole dire che esiste un problema ed il problema andrà affrontato come il governo ha già indicato si debba agire, indicando nelle soluzioni dettate dagli scienziati (non quelli ideologicamente prevenuti ma quelli al servizio della ragione e dell’uomo) le risposte per arginare un rischio che ormai riguarda interi comprensori in Trentino, in Alto Adige ed in altre aree montane del Paese. Le famiglie delle aree di montagna che non fanno più giocare i bambini all’aperto sono il segno di una emergenza che solo l’ambientalismo ideologico non ha voluto vedere e prevenire. Questo estremismo insensibile alle ragioni ed alla sicurezza dell’uomo va emarginato è fermato».

Casa Autonomia, il movimento dell’ex assessore con delega all’agricoltura, Michele Dallapiccola e della consigliera Paola Demagri si mostra più prudente, e invita la Provincia a rispondere a una serie di domande: «Quante squadre di forestali in più sono state collocate nei luoghi frequentati dagli orsi MJ5 e JJ4? Quante e quali Ordinanze a tutela della pubblica incolumità sono state firmate dal Presidente della Giunta provinciale dopo la vicenda di MJ5 di qualche settimana fa? Quanti incontri pubblici e di formazione informazione ha tenuto in prima personaquesta Giunta provinciale nei periodi pre e post Covid?». Sempre Casa Autonomia sottolinea la necessità di ricorrere a trappole a tubo per la cattura e chiede quanti sono gli strumenti di questo tipo a disposizione della provincia.