L’intervista

domenica 31 Dicembre, 2023

Oss Emer: «Giunta coesa, ma chi sgarra è subito fuori»

di

Il sindaco di Pergine parla di buoni rapporti con gli assessori Negriolli e Betti, ora più a destra. Sulla politica provinciale: «Troppi condizionamenti romani in questa giunta. Stimo Claudio Soini»

Si chiude un anno solare che a Pergine ha visto correre per le elezioni provinciali su fronti opposti due membri forti della giunta Oss Emer: la vicesindaca Daniela Casagrande con Campobase (centrosinistra) e l’assessore all’urbanistica Massimo Negriolli (La Civica) sul fronte centrodestra a sostegno del presidente uscente Fugatti. Lo stesso sindaco Roberto Oss Emer, che a giugno ha tagliato il traguardo dei dieci anni alla guida della città, a fine primavera scorsa non aveva escluso una discesa in campo diretta per Piazza Dante. Ma poi a «correre» è stata la sua vice.
Sindaco Oss Emer, c’è che aveva paventato, dopo quella «spaccatura» per le provinciali, rischi di crisi di giunta a Pergine e ricadute a livello comunale, visto che anche l’assessore alla cultura Morgan Betti era sul fronte «La Civica» dell’assessore provinciale Mattia Gottardi. Come sta andando?
«Andiamo d’accordo. La giunta è coesa nel lavorare per la città e le frazioni. Ragioniamo a livello locale e di comunità, indipendentemente dagli orientamenti provinciali. Tutti remano dalla stessa parte. Se non fosse così, ci metterei 5 minuti a cambiare qualcosa».
Molti si interrogano anche sul futuro dell’esperienza civica a Pergine, vista per anni come laboratorio, data oggi la presenza della Civica Gottardi e della Civica Spinelli nella maggioranza provinciale.
«La lista cui guardano Betti e Negriolli ha una sua connotazione e forse è rimasta un po’ delusa dal risultato provinciale, che ha visto confermare i due consiglieri uscenti, Gottardi e Masè. L’assessore Gottardi prevedeva un risultato a due cifre e ha dovuto accontentarsi della metà».
La Lista Spinelli come la vede?
«Spinelli ha avuto un’idea geniale, chiamandola “Lista Fugatti presidente“. Conosco bene e apprezzo molto, di quella civica, Claudio Soini, ex sindaco di Ala e ora presidente del consiglio provinciale. Siamo stati dieci anni insieme nel Cal e posso dirne solo che bene. Ma mi pare che l’intero consi-glio provinciale sia migliorato in qualità in questa nuova legislatura. Consiglieri che pure non sono sul mio fronte, come Girardi, Biada e Daldoss, hanno amministrato bene i loro comuni».
E Campobase?
«Va avanti convintamente. In campagna elettorale tutti si lamentavano di questo centrodestra, ma poi lo hanno riconfermato. L’importante è che Campobase non si ponga come opposizione, ma come minoranza che lavora».
La nuova giunta provinciale non è nata senza travagli…
«È stato indubbiamente un parto difficile. È evidente come questa giunta sia frutto di grandi accordi romani o condizionamenti, sia sulla vicepresidenza che sull’assessore esterno del Patt».
Che 2024 si prospetta per Pergine, anche alla luce del bilancio approvato in aula?
«Non abbiamo aumentato la pressione fiscale, non prevediamo un’aliquota Irpef e anche l’Imis è rimasta invariata. I livelli dei servizi restano alti. E così i contributi a associazioni, cultura e sport».