Sport
martedì 3 Settembre, 2024
di Niccolò Bortolotti
Una notte da sogno quella vissuta allo Stadio Quercia di Rovereto per l’edizione numero 60 del Palio della Quercia: il colpo d’occhio è quello delle grandi occasioni, con le tribune riempite in ogni ordine di posto per il protagonista assoluto della serata, Gianmarco Tamberi. Il poliziotto marchigiano, campione olimpico a Tokyo, ha conquistato la vittoria nel salto in alto con la misura di 2 metri e 29 centimetri. Un’altezza lontana dagli standard del saltatore azzurro, che ha un personale di 2 metri e 39, ma sufficiente per terminare in testa alla classifica finale davanti al giamaicano Romaine Beckford e l’altro italiano Stefano Sottile, fermi rispettivamente a 2,26 metri e 2,23 metri. A vittoria raggiunta, nonostante una condizione non ottimale, Tamberi ha voluto provare la misura di 2,35 metri, ma nessuno dei tre tentativi è andato a buon fine. Tabù sfatato, dunque, perché la prima vittoria per Gimbo al Palio della Quercia è finalmente arrivata: un feeling con il meeting roveretano che è migliorato partecipazione dopo partecipazione. Nel 2018, infatti, giunse terzo, mentre nel 2021 si attestò sul secondo gradino del podio.
L’articolo completo sul numero del T domani in edicola.
Il personaggio
di Francesco Barana
Parla il maestro del Tennis Club di Brunico, ex tecnico dell’attuale numero 1: «Jannik nel 2025 metterà nel mirino Roland Garros e Wimbledon, che gli mancano. Può raggiungere ancora molti traguardi»