Il fatto
mercoledì 5 Giugno, 2024
di Sara Russo
Una bocciatura che ha dell’incredibile quella avvenuta l’altro ieri durante la seduta della commissione consigliare della toponomastica del comune di Trento, che ha deciso di non far passare la proposta di intitolare il parco in via Clorinda Menguzzato, a Trento Sud, alle Donne della resistenza. Una decisione a sorpresa perché respinge di fatto una richiesta proveniente dal territorio, visto che era stata avanzata dalla circoscrizione.
Andiamo a vedere la situazione con un po’ d’ordine: la circoscrizione Oltrefersina, poco tempo fa, ha votato per intitolare il parco di Trento Sud, che ad oggi è ancora senza nome, alle Donne della resistenza. «La filosofia delle intitolazioni è legata al territorio -spiega Monica Baggia, assessora con delega in materia di urbanistica e sviluppo economico- Questo tipo di protocollo è stato pensato per favorire le circoscrizioni e i cittadini che vivono in quel determinato territorio, perché è corretto che chi vive in quella zona abbia la possibilità di scegliere i nomi dei luoghi in cui abita». Un modo per rendere parte del territorio tutta la popolazione, per renderla partecipe, per permettertele di vivere la città appieno. «La circoscrizione Oltrefersina aveva votato per intitolare il parco di via Menguzzato alle Donne della resistenza -continua l’assessora con delega in materia di urbanistica e sviluppo economico- Un nome logico visto che la stessa Clorinda Menguzzato è una delle donne che hanno lottato nella resistenza italiana». Un modo per ricordare e per rendere consapevoli anche i più giovani. «L’altro ieri però, durante la votazione, c’è stato un intervento, molto sentito, di un consigliere di minoranza che ha sostenuto che un parco per dei bambini non si possa chiamare con quel nome -spiega Baggia- La votazione è stata una sorpresa, ci sono stati quattro voti favorevoli, due contrari e due astenuti, il che ha bloccato l’intitolazione». Uno stop inspiegabile, soprattutto in questo momento storico così delicato. «Stiamo parlando di un’area verde dedicata a tutti, non solo ai più piccoli -continua l’assessora- In un momento storico come questo credo che un’intitolazione di questo genere sia più che opportuna». Tutto fermo, nonostante il volere della circoscrizione Oltrefersina che si era dimostrata entusiasta nella dedica della zona verde alle Donne della resistenza. «Ora bisognerà aspettare il consiglio. Non escludo che la proposta venga ripresentata anche perché la circoscrizione tiene molto a questa intitolazione -continua Baggia- Voglio confrontarmi con il presidente della circoscrizione e con il consiglio delle donne, in quanto, anche queste ultime, stanno valutando un intervento su questo tema». Un nome che, secondo le opposizioni, non sarebbe adatto ad un parco dove dovrebbero giocare dei bambini, un nome che darebbe lustro alle donne che hanno combattuto per il loro paese, un nome che non fa comodo a tutti. «L’argomento che è stato utilizzato da chi è intervenuto contro questa intitolazione è quello dell’inadeguatezza di dedicare alle Donne della resistenza un luogo destinato ai bambini, io credo invece che sia più una mossa politica -spiega l’assessora- Questo nome avrebbe avuto un duplice significato, in primo luogo sarebbe stata una presa di posizione chiara contro il fascismo, in secondo luogo sarebbe stata l’occasione per intitolare un pezzo di città a delle donne». Nonostante le poche vie che portano il nome di donne illustri, nonostante il voto a solo un giorno dalla Festa della Repubblica, nonostante la chiara intenzione di riscattarsi da un passato buio, la proposta è stata bocciata, perché considerata eccessiva per quelle che saranno le generazioni future. «La circoscrizione aveva votato a larga maggioranza in favore , i cittadini volevano che il parco fosse dedicato alle Donne della resistenza -continua Baggia- Le loro aspettative però sono state disattese».